Francia e Paesi Bassi chiedono in un appello congiunto ai partner nell’Unione europea l’istituiscano di un’autorità che si occupi della regolamentazione dei grandi gruppi nel settore tecnologico. Nessun nome in particolare è citato nel documento (qui in PDF), ma è facile indovinare i nomi ai quali pensano.
Nel documento si parla di “Una serie di obblighi e pratiche vietate” per i giganti del web, ad “un approccio flessibile e proporzionato caso per caso” e alla possibilità di “sanzioni su misura”. Il documento arriva nell’ambito del nuovo regolamento europeo per le piattaforme digitli (Digital Service Act, Dsa), che la Commissione Ue dovrebbe presentare a dicembre.
La proposta franco-olandese chiede l’istituzione di un’autorità in grado di impedire alle varie piattaforme il blocco ai concorrenti a meno che non vi siano valide giustificazioni. “La nostra ambizione comune è quella di creare un quadro normativo per controllare l’impronta economica di questi attori sull’economia europea per costringerli ad aprirsi “, riferisce Cédric O, l segretario di stato per la Transizione digitale francese.
Mona Keijzer, controparte nel governo olandese, afferma che le varie piattaforme dei big dell IT possono impedire a nuove imprese di entrare nei loro mercati, limitando la scelta di consumatori e imprenditori. Musica per la orecchie di Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione responsabile della concorrenza, invitata a fare ancora di più per riequilibrare i rapporti di forza tra UE e le piattaforme digitali
Obiettivo del Digital Service Act è “consentire all’autorità di regolamentazione di comminare alle piattaforme le sanzioni adeguate in caso di violazioni”, scoraggiando le pratiche sleali; interventi normativi che sarà ad ogni modo necessario stabilire con cautela in modo da non ostacolare l’innovazione” in Europa.
È d pochi giorni addietro la notizia di una “black list”, in preparazione dalla Commissione europea, un elenco di circa 20 grandi aziende che saranno obbligate a seguire regole molto più severe allo scopo di limitare il loro potere. Tra queste aziende, ci sono vari big della Silicon Valley tra cui Facebook, Google e anche Apple.