Negli scorsi giorni sono stati rilevati orari prolungati e straordinari per sei studenti stagisti in una fabbrica Foxconn, il più grande assemblatore a contratto al mondo per l’elettronica di consumo che, tra vari marchi e prodotti, costruisce anche gli iPhone per Apple. Secondo quanto riferito da questi giovani, con età compresa tra 17 e 19 anni, era stato detto loro che per completare il loro percorso scolastico dovevano trascorrere tre mesi nella fabbrica come “esperienza di lavoro”. In realtà le loro mansioni non avevano nulla a che fare con i loro studi e lavoravano fino a 11 ore, assemblando fino a 1.200 videocamere al giorno destinate a iPhone X.
Foxconn ha dichiarato che “Tutto il lavoro era volontario e retribuito in modo appropriato” e che gli stagisti avrebbero lavorato in modo eccesssivo violando le policy aziendali che impediscono ai dipendenti di lavorare oltre le 40 ore settimanali. Parlando con BBC News, un portavoce di Foxconn ha dichiarato che l’azienda ha «Adottato provvedimenti immediati per garantire che nessun stagista faccia lavori straordinari – precisando che i tirocinanti – rappresentano una percentuale molto piccola dell’intera forza lavoro».
Stando a un dipendente citato in modo anonimo dal Financial Time, durante la stagione più intensa che va da Agosto a Dicembre, in concomitanza della presentazione di nuovi dispositivi e per la stagione degli acquisti natalizi, è normale che nella fabbrica Foxconn di Zhengzhou vengano arruolati studenti.
Con l’arrivo degli stagisti e dei lavoratori stagionali il numero totale del personale all’interno dello stabilimento da 100.000 arriva a oltre 300.000, fondamentali per arrivare a produrre fino a 20.000 iPhone al giorno. Quest’anno, a quanto sembra, la necessità di nuovi lavoratori stagionali è stata superiore alla norma. Il lancio di iPhone X sarebbe stato caratterizzato da problemi di produzione che sarebbero stati la causa del lancio posticipato da settembre a novembre del modello top nei negozi.