Settimane impegnative per Foxconn, storico e principale partner di produzione di Apple che si è trovato a gestire un altro blocco per Covid a Zhengzhou in Cina, dove si trova il suo più grande e avanzato stabilimento di assemblaggio che sforna l’80% di tutti gli iPhone venduti nel globo: nonostante le rassicurazioni per una ripresa a pieno regime il più presto possibile, sia Apple che Foxconn hanno già avvertito per problemi di forniture e di possibili fatturati inferiori allo scorso anno, preoccupazioni che ora fanno accelerare il piano di Foxconn (e Apple) di aumentare la produzione in India.
Per il momento la società non ha annunci ufficiali al riguardo, ma le dichiarazioni di alcuni dirigenti Foxconn e funzionari governativi che rimangono anonimi non lasciano dubbi.
Foxconn quadruplicherà la sua forza lavoro nella fabbrica iPhone in India nello stato di Tamil Nadu. Attualmente nello stabilimento lavorano all’incirca 17.000 persone: Foxconn prevede che questo numero sarà aumentato fino a circa 70.000 dipendenti entro il 2024. Numeri e dettagli trapelano dagli incontri tra funzionari governativi locali e alti dirigenti Foxconn a Taiwan, sia per definire eventuali espansioni degli stabilimenti, alloggi e servizi, sia per pianificare le campagne di assunzioni.
I confronti con la capacità produttiva Foxconn in Cina fanno impallidire i numeri in India: nella città fabbrica di Zhengzhou in Cina quasi interamente dedicata a iPhone lavorano a pieno regime circa 200mila persone.
Anche se i piani di diversificazione geografica sono in corso da tempo e ora accelerano, secondo alcuni analisti serviranno anni prima che Apple riesca a trasferire in India anche una piccola percentuale della sua catena di fornitura globale. Secondo una stima più ottimistica Apple costruirà in India il 25% degli iPhone e di tutti i suoi prodotti principali già entro il 2025.
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