Foxconn sta lottando per trovare lavoratori disposti a lavorare nello stabilimento di Zhengzhou, una delle fabbriche più grandi del mondo che si trova in Cina e che si occupa della produzione di iPhone.
Nella fabbrica in questione lo scorso mese sono nate proteste e si verificati scontri per via di restrizioni legate al COVID-19, azioni che hanno portato ora l’azienda a mettere le mani al portafoglio; stando a quanto riferisce il South China Morning Post, Foxconn ora propone bonus fino a 5.000 yuan (674 euro) per incentivare i dipendenti esistenti a continuare a lavorare.
Il bonus in questione è offerto a quanti si impegnano a lavorare in posizioni chiave nei reparti di produzione dal 1° gennaio al 20 marzo; 4700 yuan sono offerti a chi continuerà a ricoprire incarichi meno fondamentali e 4500 yuan per i lavoratori di altri reparti.
I bonus saranno pagati il 20 marzo e per beneficiarne i lavoratori dovranno essere in regola per le date stabilite. È stato ampliato anche il bonus presenza: 6000 yuan per chi avrà lavora per più di 23 giorni a gennaio 2023.
La produzione di iPhone è stata duramente colpita dalle recenti rivolte. Nella fabbrica in questione sono prodotti gli iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max, dispositivi difficili da reperire a dicembre in vari negozi. Si parla di un crollo della produzione fino al 30% a causa dell’inasprimento delle restrizioni previste per contenere il contagio.
È stata incrementata la produzione in un’altra fabbrica che si trova nella città di Shenzhen ma non basta e Apple starebbe cercando di ridurre la sua dipendenza dalla Cina trasferendo la produzione in India o Vietnam.