Foxconn annuncia ufficialmente che non ci sono problemi di approvvigionamento dei componenti e che le attuali linee di produzione possono funzionare a pieno regime grazie alle scorte attuali, secondo gli esperti sufficienti per altre 2-3 settimane. Le dichiarazioni rilasciate da un portavoce del costruttore-colosso non citano direttamente il nuovo tablet della Mela ma gli operatori del mercato, osservatori ed esperti hanno immediatamente collegato le rassicurazioni di Foxconn con l’allarme diffusosi poche ore fa per quanto riguarda possibili problemi di approvvigionamento e di volume di produzione per iPad 2, lanciato da iSuppli.. La società di analisi aveva allertato di possibili problemi per Cupertino nel rifornire il mercato di un volume di iPad 2 sufficiente per la domanda in seguito agli eventi disastrosi che hanno colpito il Giappone. Secondo gli esperti di iSuppli da 3 fino a 5 componenti impiegati in iPad 2 sarebbero realizzati da società giapponesi. Anche se in molti casi gli stabilimenti dei costruttori coinvolti in iPad 2 non sono stati direttamente colpiti da terremoti, tsunami e radiazioni, i trasferimenti delle merci e i problemi di logistica potrebbero comunque interessare Apple e le linee di iPad 2.
Le rassicurazioni di Foxconn, riportate dal sito DigitTimes arrivano così puntuali per alleviare la tensione creata dall’allarme lanciato poche ore fa dal report di iSupppli, mentre il riferimento indiretto ad Apple è d’obbligo ogni volta che il costruttore rilascia annunci ufficiali. Foxconn assembla prodotti per numerosi marchi IT mondiali tra cui Cupertino è senza dubbio uno dei più noti. Secondo gli osservatori Foxconn avrebbe in magazzino scorte e componenti sufficienti per operare senza problemi per almeno 2-3 settimane, una procedura standard impiegata dai costruttori proprio per fronteggiare eventuali problemi. Sempre secondo gli addetti ai lavori la crisi innescata dalla tragedia in Giappone potrebbe avere conseguenze rilevanti per il mondo IT solo se la situazione non migliorerà nel giro di un mese, in ogni caso sembra che l’allarmismo sia del tutto ingiustificato. Nell’immensa rete di società orientali e a livello mondiale che operano nel settore, gli esperti ritengono che non sarà problematico individuare altri fornitori o incrementare gli approvvigionamenti presso altri costruttori secondari.