Il primo campanello di allarme per i risultati che Apple presenterà il 23 aprile arriva da Foxconn: i ricavi totali del gruppo partner storico di Cupertino calano del 19% inoltre il principale indiziato sembra proprio essere iPhone, la linea di prodotti da cui più dipende il bilancio di Apple.
In linea con l’andamento del settore, un calo delle vendite per il trimestre era atteso anche dagli analisti ma non un calo anno su anno: Ming-chi Kuo analista presso KGI Securities parte da questo dato per evidenziare la dipendenza troppo stretta tra Apple e Foxconn: il fatturato di quest’ultima dipenderebbe per ben il 60% fino al 70% dalla costruzione e dall’assemblaggio di iPhone e iPad.
Da mesi circolano voci sul rallentamento delle vendite di iPad e un calo della domanda di iPhone: l’annuncio di ricavi inferiori del 19% di Foxconn rappresenta così la prima materializzazione oggettiva di quanto finora temuto e diffuso solo tra gli addetti ai lavori e gli analisti. Il risultato negativo di Foxconn aumenta così le preoccupazioni e il clima di sfiducia in circolazione da mesi: ora si teme che Apple non riesca a rispettare non solo le previsioni di Wall Street ma anche quelle formulate internamente, sempre conservative, per i risultati del secondo trimestre. L’appuntamento per la conferma o la smentita definitivi è per il 23 aprile, quando i dirigenti di Apple annunceranno i risultati del trimestre in corso.