Foxconn ha annunciato di avere superato il milione di dipendenti. La società cinese, nota per fabbricare tutti i principali prodotti per il mobile di Apple, oltre che centinaia di dispositivi per altre aziende come Microsoft, HP, Dell e tanti protagonisti dell’IT, gode di una crescita esponenziale del fatturato e degli ordinativi grazie al successo che questo tipo di prodotti continuano ad avere nonostante la crisi economica mondiale e la riduzione dei cosnumi.
Foxconn è il principale fornitore d’impiego di lavoro nel settore privato in Cina; alcuni suoi stabilimenti arrivano a sfiorare i 300mila dipendenti, collocati in campus che forniscono vitto, alloggio, divertimenti, trasporto pubblico che dovrebbero rappresentare un modello per il resto delle aziende cinesi. Ma nonostante questo, specialmente in occidente, l’azienda cinese, lo ricordiamo, è stata anche al centro di ripetute e violente polemiche in occidente per l’eccessiva pressione psicologica imposta ai suoi dipendenti al punto da indurre diversi di essi al suicidio.
Apple è stata direttamente coinvolta in uno di questi tragici eventi quando un addetto alle spedizioni, dopo essere stato scoperto in presunte azioni di spionaggio ai danni di Apple, sarebbe stato maltrattato e successivamente si sarebbe lanciato da una finestra, uccidendosi. Apple in precedenza era finita nel mirino assieme a Foxconn per gli orari di lavoro e le punizioni inflitte ai dipendenti che assemblavano iPod. Cupertino aveva disposto una ispezione indipendente nelle fabbriche Foxconn e chiesto variazioni al codice disciplinare interno. I vertici dell’azienda cinese (che comunque ha il suo quartiere generale a Taipei) hanno previsto per rispondere alle polemiche un incremento dello stipendio medio a prima a 1200 Yuan, circa 135 euro e poi a 2000 Yuan (226 euro). Nonostante questo le polemiche non si sono sopite e ancora oggi ci sono diversi attivisti di diritti dei lavoratori che puntano l’indice contro le megafabbriche cinesi.
Foxconn pensa di avere a fine 2011 1,3 milioni di dipendenti.