Foxconn, multinazionale produttrice di componenti elettrici ed elettronici, gruppo che dà lavoro a ben 1.2 milioni di persone, fornitore di Apple, Samsung, HP (e tanti altri big del settore), permetterà ai dipendenti di votare i propri rappresentanti sindacali. Stando a quanto riporta il Financial Times, per la prima volta si svolgeranno elezioni rappresentative nelle fabbriche. Il gruppo evidenzia che le votazioni saranno aperte a tutti i dipendenti, lavoratori compresi. Il sindacato della società è composto da un presidente e venti membri nominati nel corso si elezioni che si terranno ogni cinque anni garantendo l’anonimato degli elettori.
La mossa di Foxconn è probabilmente la risposta alla relazione della FLA (Fair Labor Association), associazione non profit statunitense che per conto di Apple ha analizzato le condizioni di lavoro nelle fabbriche a marzo dello scorso anno. La FLA aveva evidenziato la scarsa rappresentanza dei lavoratori nei comitati elettivi e persino la mancata conoscenza da parte di alcuni lavoratori dell’esistenza e degli obiettivi dei sindacati.
In Cina i sindacati sono tipicamente controllati dai quadri dirigenti e dai governi locali. “Il processo con cui i rappresentanti della Foxconn erano nominati fino a oggi non era democratico, trasparente e la maggior parte dei membri erano scelti dai dirigenti”, ha spiegato al Financial Times una delle persone che sta definendo la nuova modalità di voto. I comitati che dovranno essere eletti entro il 2014 in tutte le fabbriche sono ben 18.000. Un corso prevede la formazione degli operai, per istruirli sul funzionamento della rappresentanza sindacale.
[A cura di Mauro Notarianni]