Gli iMac prodotti negli USA potrebbero essere solo un’avanguardia di quel che accadrò nel 2013. Questo, almeno, quel che lascia intendere Foxconn che ha annunciato l’intenzione di aprire nuovi stabilimenti in Nord America.
Il trasferimento consentirà la stessa efficenza della catena di approvigionamento che ha reso popolare gli stabilimento dell’azienda cinese, dando numerosi vantaggi: avendo in seguito numerosi fornitori situati nelle vicinanze, l’assemblatore sarà in grado di aumentare la flessibilità, riducendo i tempi di consegna e i costi di trasporto. Alcune delle parti di diversi dispositivi assemblati da Foxconn, come ad esempio i processori per i telefoni o il vetro utilizzato nei display, sono infatti già prodotti negli Stati Uniti.
Nel caso di Apple invece anche gli schermi sono prodotti i Asia, mentre i chip sono progettati in USA ma prodotti anch’essi in Asia. Le novità di Foxconn potrebbero intrecciarsi con la volontà della Mela di produrre i suoi Mac in USA come auspicato da diversi politici americani; la presenza di nuovi stabilimenti Foxconn in USA potrebbe aiutare la Mela a ripristinare il marchio “Made in USA” sui suoi prodotti.