Finora l’impatto di coronavirus sembra aver avuto un impatto economico contenuto sulle società che operano in Cina, inclusi numerosi e importanti fornitori di Apple, ora però Foxconn riduce le previsioni di fatturato per l’anno in corso e annuncia che metterà in quarantena gli operai delle catene che producono iPhone e numerosi altri prodotti e dispositivi hi-tech.
Prima della diffusione del virus cinese, Foxconn aveva indicato una previsione di crescita del fatturato compresa tra il 3-5% per l’anno in corso. Ora il più grande costruttore a contratto di elettronica di consumo rivede le proprie stime al ribasso, come dichiara il presidente della società Young Liu a Bloomberg, con una previsione di crescita delle vendite compresa tra 1-3%.
Ma questo non è l’unico effetto di coronavirus sul business di Foxconn e di conseguenza su Apple: il costruttore ha infatti annunciato che metterà in quarantena gli operai delle proprie catene di produzione e assemblaggio in Cina. Pur avendo sede a Taiwan Foxconn gestisce mega città fabbrica in Cina, dove gli operai vivono e lavorano per lunghi periodi di tempo.
Il governo cinese ha imposto uno stop alle attività commerciali e produttive prolungato fino al 9 febbraio per le festività del Capodanno cinese, per evitare la diffusione di coronavirus. In assenza di ulteriori decisioni della Cina in materia, le principali società che operano localmente, Foxconn inclusa, pensano di riprendere attività e produzione il 10 febbraio.
Foxconn ha annunciato che quando terminerà lo stop obbligatorio fino al 9 febbraio, gli operai che torneranno a lavoro nei suoi stabilimenti verranno messi in quarantena per 14 giorni se provengono fuori dalla provincia di Henan, mentre la quarantena sarà solo di una settimana per gli operai che risiedono all’interno della provincia in questione.
Ricordiamo che la più grande fabbrica al mondo di smartphone, lo stabilimento Foxconn di Zhengzhou, si trova nella provincia di Henan, quindi a quasi 500 km di distanza da Wuhan, città da cui è iniziata la diffusione di coronavirus.
Non si prevedono problemi per la nuova gamma iPhone 2020 in arrivo in autunno, ma coronavirus e stop obbligatori potrebbero causare problemi e possibili ritardi per iPhone SE 2 o iPhone 9, il terminale economico che Apple potrebbe presentare già nel mese di marzo.
Per tutto quello che c’è da sapere sugli iPhone 11 e 11 Pro attuali rimandiamo a questo approfondimento di macitynet. Per i nuovi modelli in arrivo quest’anno invece è possibile consultare questo articolo per iPhone SE 2 o meglio iPhone 9 come probabilmente si chiamerà il terminale economico atteso entro i primi mesi di quest’anno, invece tutto quello che è emerso finora sugli iPhone 12 5G è riassunto in questo articolo.