A marzo del 2012 Foxconn e Sharp hanno annunciato una collaborazione; con la pima che ha investito nella casa giapponese 550 milioni di dollari. Nonostante gli investimenti, la tecnologia IGZO non riesce a decollare e continua a disattendere le attese. Stando a quanto riporta Nikkei Asian Review, Foxconn ha ancora intenzione di iniettare liquidità nelle casse di Sharp, permettendo di diversificare i suoi investimenti.
Terry Gou, presidente di Hon Hai Precision Industry, meglio nota come Foxconn, visiterà presto il Giappone per parlare con i dirigenti Sharp e del suo interesse verso gli impianti di produzione che si trovano a Sakai, città nella prefettura di Osaka. Foxconn è interessata agli impianti per la produzione di pannelli LCD, le tecnologie e al know-how di Sharp nel settore dei pannelli di elevata qualità, tutti elementi dai quali può indirettamente trarre beneficio anche Apple.
Ricordiamo che Sharp è stato un partner privilegiato di Apple. Cupertino ha finanziato con miliardi di dollari la produzione di schermi di Sharp e successivamente acquistato l’intera produzione del futuristico impianta di Kameyama. Sharp ha avuto qualche vantaggio ma anche diversi svantaggi da questo assetto, visto che ha sì liquidato l’intero output delle linee di assemblaggio, ma è stata anche costretta ad accettare prezzi sotto a quelli di mercato. Se questo poteva essere interessante nel momento in cui era necessario battagliare per trovare dei clienti, oggi questa situazione è molto scomoda perchè ci sarebbero molti clienti, come i cinesi, disposti a comprare i display Sharp, ma l’azienda giapponese non può venderglieli a causa dell’accordo con Apple. Di qui la richiesta da parte di Sharp di liberarsi dal contratto, anche se questo potrebbe avere altri risvolti negativi per una azienda che, come Sharp, nel corso degli ultimi anni è finita in una spirale di crisi.
Foxconn potrebbe essere l’ancora di salvezza?