Secondo il rapporto CIPA (Camera & Imaging Products Association), l’associazione dei produttori di fotocamere giapponesi, tra gennaio e giugno 2013 i produttori nipponici hanno spedito poco meno di 30 milioni di fotocamere digitali, un deciso calo del 43% in un solo anno. La produzione delle fotocamere compatte è sceso di quasi la metà nei primi sei mesi del 2013 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e il totale delle fotocamere spedite è sceso del 42,7% nello stesso periodo.
Un risultato non particolarmente sorprendete se si pensa al sempre più crescente successo degli smartphone, che includono fotocamere in grado di rivaleggiare ormai ad armi pari con la maggior parte delle compatte. La maggior parte dei produttori sta infatti concentrandosi sul segmento high-end, abbandonando progressivamente la fascia di mercato dedicata alle compatte.
Un po’ più a sorpresa arriva invece il calo delle fotocamere spedite e prodotte nei segmenti reflex DSLR e mirrorless, ovvero la maggior parte delle fotocamere a obiettivo intercambiabile, un calo pari a circa il -18,5% nella prima metà del 2013 rispetto allo scorso anno. Osservando l’andamento storico il risultato diventa più comprensibile: il mercato delle DSLR è cresciuto costantemente dal 2003 e sta raggiungendo sempre più velocemente il suo punto di saturazione, soprattutto con l’intensificazione e l’uscita sempre più ravvicinata di nuovi modelli, venduti spesso a prezzi che esulano dalla possibilità di cambiare fotocamera di anno in anno.
Ovviamente da questo rapporto sono esclusi altri produttori del settore, come ad esempio Samsung; al momento tuttavia i produttori giapponesi restano ampiamente al comando di un mercato che non si aspetta un grande aumento della domanda per il resto dell’anno corrente, domanda sempre più soddisfatta dagli smartphone.