Con iPhone XS e iPhone XS Max Apple si è concentrata molto sul miglioramento della sua doppia fotocamera. Oltre alle recenti analisi lato fotografico di Halide Cam, arriva un’altra conferma professionale da parte del Richard Lackey, regista di esperienza internazionale che ha definito le qualità video-fotografiche di iPhone XS paragonandole ad un “rito voodoo” con il quale Apple è riuscita ad ottenere risultati eccezionali.
Secondo l’opinione di Lackey, grazie ai rinnovati algoritmi computazionali le fotocamere di iPhone XS e iPhone XR sarebbero in grado di effettuare riprese “al di fuori del comune”, soprattutto nelle scene con illuminazione limitata. Oltre a riprese più pulite, le immagini ora sono caratterizzate da un maggior numero di dettagli nelle parti più scure dei fotogrammi, con esiti migliori rispetto a qualunque altro modello di iPhone.
Dalle analisi del regista emergono alcune caratteristiche interessanti coinvolte nell’interpretazione della scena da parte dei nuovi iPhone. Il telefono della Mela infatti sembra non si limiti a riprendere a valori di luminanza determinati in maniera statica dagli specifici parametri ISO o di trasformazione della gamma dinamica. Qui di seguito un filmato ripreso da Lackey con iPhone XS Max come esempio.
L’interpretazione dell’immagine avviene in maniera dinamica in tempo reale, con iPhone impegnato a modificare i suoi parametri di ripresa direttamente durante l’acquisizione della scena. Inoltre sembrerebbe che i parametri di ripresa possano essere differenti anche per diversi quadranti e porzioni dell’inquadratura, a seconda del soggetto ripreso, funzionalità che Lackey definisce “estremamente impressionante” nel caso in cui fosse reale.
Il regista ha anche elogiato l’implementazione della riduzione del rumore delle immagini, notando che la presenza di dettagli artefatti slavati è appena visibile.
“Qualsiasi combinazione di analisi spaziale e temporale sia al lavoro, è molto buona, e probabilmente applicata abbastanza presto nella catena di elaborazione del segnale. Non penso che sia applicata globalmente all’intera immagine. Sembra che possa essere localizzata solo per le aree dell’immagine che ne beneficeranno.” commenta Lackey.
Secondo il regista merito di questi miglioramenti va attribuito anche al nuovo sensore, che fornisce al processore di elaborazione d’immagine dati migliori da cui partire, ma su quanto specifico punto non ci sono informazioni concrete dalle quali partire per giudicare il peso che il nuovo sensore potrebbe avere nei miglioramenti complessivi della fotocamera.
Potrebbe esserci però un lato “negativo” legato al miglioramento della fotocamera di iPhone: a causa delle migliorie “computazionali” degli iPhone XS, qualsiasi app che fornisca il pieno controllo manuale sulla fotocamera dell’iPhone dovrà cambiare approccio.
Secondo Lackey l’uso di applicazioni di terze parti che offrono controlli manuali, come FiLMiC Pro, è molto differente rispetto al passato e può darsi che applicazioni di questo tipo non riescano (o non possano) nemmeno a tenere sotto controllo in maniera meticolosa le caratteristiche di elaborazione d’immagine integrate nell’applicazione nativa.