I nuovi iPhone XS e iPhone XS Max sono stati appena presentati e il comparto fotografico è tra le novità principali dei nuovi modelli. Apple punta ancora una volta alla fotografia e questa volta sfida direttamente le fotocamere tradizionali più costose, definendo l’arrivo dei telefoni «L’inizio di una nuova era per la fotografia».
Parole che non passano inosservate e che sono spiegate con i fatti, attraverso una serie di fotografie mostrate sul palco (e alcune raccolte nella galleria allegata nell’articolo). La doppia fotocamera posteriore è dotata di un sensore da 12 MP con diaframma f/1.8 per la lente grandangolare, 12 MP con diaframma f/2.4 per il teleobiettivo e un flash True Tone potenziato.
Il sensore della fotocamera ha pixel più grandi per catturare più luce e più profondi per una maggiore fedeltà delle immagini. Il risultato sono foto migliori anche in ambienti poco illuminati.
La vera magia però la fa il software, a partire dalla nuova funzione Smart HDR, che in un solo click acquisisce 9 scatti della stessa scena a diverse esposizioni, realizzando immagini dalle cromie perfette e con un controllo luci ed ombre millimetrico. Di fatto il sistema sfrutta diverse tecnologie (tra cui sensori più veloci, processore ISP ottimizzato e algoritmi evoluti) per dare alle foto più punti di luce e zone d’ombra più dettagliate.
La rinnovata doppia fotocamera mette quindi insieme il processore ISP, il Neural Engine e algoritmi evoluti per portare la qualità fotografica ad un livello superiore, sfruttando la potenza del Neural Engine e la sua capacità di eseguire cinquemila miliardi di operazioni al secondo. In pratica, dice Apple «E’ come avere a disposizione un assistente fotografo superveloce».
Un passo da gigante la fa poi la Modalità Ritratto, ora capace di scontornare i soggetti inquadrati con un’accuratezza mai vista prima su uno smartphone. Il sistema è capace di cogliere con estrema precisione anche i capelli più sottili che si trovano sullo stesso piano focale del punto di messa a fuoco, per un risultato ancora più vicino a quello che si otterrebbe con una reflex professionale.
In modalità Ritratto, il Neural Engine analizza i dati del sensore sfruttando l’apprendimento automatico per isolare velocemente le persone e i volti nell’inquadratura. Una volta rilevato e mappato un volto, iPhone può applicare al soggetto gli effetti Illuminazione ritratto. Il processore ISP ha un motore di profondità evoluto che legge i dati di segmentazione raccolti dal Neural Engine per separare con precisione il soggetto dallo sfondo.
La Modalità Ritratto si è evoluta anche per i selfie. La fotocamera TrueDepth genera un’accurata mappa di profondità per mettere a fuoco la figura e farla spiccare sullo sfondo sfocato: anche in questo caso è possibile regolare la profondità sia prima che dopo lo scatto.
La novità che ha fatto gridare il pubblico al miracolo riguarda il modo in cui le nuove tecnologie di Intelligenza Artificiale sui nuovi iPhone consentono di regolare la profondità di campo: praticamente è possibile cambiare in post-produzione l’apertura del diaframma, tra f/1.4 e f/16: così in una fotografia ritratto con lo sfondo sfocato è possibile mettere a fuoco anche lo sfondo semplicemente strisciando il dito su una nuova ghiera.