Prima presa di posizione ufficiale di Apple dopo la vicenda delle foto rubate da iCloud. Rispondendo alle domande del giornalista re/code Arik Hesseldahl, la portavoce dell’azienda Natalie Kerris ha detto che Apple sta «attivamente indagando», aggiungendo che a Cupertino «prendiamo molto seriamente la privacy degli utenti e stiamo studiando quanto accaduto». Per ora, quindi, nessuna spiegazione sui motivi della vera e propria emorragia di immagini private delle star di Hollywood.
Il caso è scoppiato nella prima mattinata di oggi (ora italiana), quando si è diffusa la notizia che un hacker aveva venduto delle foto in déshabillé di Jennifer Lawrence al popolare sito di gossip TMZ che ha prima pubblicato, poi rimosso gli scatti a seguito delle minacce dei legali dell’attrice. Ma insieme a lei sono finite nella rete degli hacker anche anche Kirsten Dunst, Wynona Ryder, Avril Levigne e Rhianna oltre che una sfilza di altri nomi importanti, per meriti artistici o mondani, dello star system americano.
A dare una probabile risposta di quanto accaduto è stato in giornata il sito TheNextWeb. La via di accesso sarebbe una falla in Trova il mio iPhone, che consentiva, sino a poco fa, di provare un numero infinito di password di accesso senza bloccare l’account o inviare alcun allarme al reale possessore. Problema già risolto, ma che ha causato non pochi problemi di immagine ad Apple. La stessa re/code , intervistando l’esperto di sicurezza informatica Darien Kindlund, sottolinea come Apple abbia quantomeno compiuto delle leggerezze sul fronte delle misure per la tutela della privacy. Ad esempio pubblicizzando poco il “two-step verification for Apple ID” un sistema che prevede, oltre all’inserimento della tradizionale password, un codice numerico generato sul momento e inviato al cellulare.