La linea Fossil Q, gli smartwatch touchscreen con a bordo Wear OS by Google, arriva alla quarta generazione con importanti novità, sia per i modelli brandizzati Fossil, sia per gli altri del gruppo, partendo da quelli Diesel sino ai vari Armani, Skagen e Kors.
Per tutti i modelli smart con touchscreen, da non confondersi con i modelli ibridi, che mostrano un quadrante analogico con all’interno la tecnologia Misfits, le novità non sono poche (alcune delle quali già elencate nella nostra recensione di Fossil Q qualche mese fa)
Fossil, le novità
Oltre al design rivisto, arrivano novità importanti, forse le più importanti di tutta la storia della linea smartwatch del gruppo Fossil: primo tra tutti il modulo del battito cardiaco, che permette a chi fa sport di monitorare lo stato dello sforzo in tempo reale, che se si tratta di un dato importante per tutti perchè permette di capire l’andamento del fisico durante la giornata.
Inoltre, tag NFC per le associazioni wireless ed infine GPS integrato (per chi fa sport all’aperto) e costruzione swimproof (per correre rischi in acqua in nessuna circostanza).
Ultima novità, ma forse la prima per alcuni utenti, la durata della batteria è stata migliorata e adesso con un’ora di ricarica l’orologio tiene una giornata intera di vita.
Accanto a quanto c’è di nuovo, troviamo caratteristiche già presenti da tempo sugli smartwatch come la cassa in acciaio inossidabile, il Display touchscreen digitale, la durata batteria di oltre 24 ore, cinturini e bracciali intercambiabili, carica a induzione, processore Qualcomm 2100 e compatibilità con IOS e Android.
“Dal nostro ingresso nel mercato degli smartwatch, la nostra priorità è sempre stata quella di adottare un approccio agile e di adattarci rapidamente alle innovazioni, sia tecnologiche che di design“, afferma Steve Evans, EVP Fossil. “Sappiamo che numerosi clienti possiedono sia un orologio tradizionale che un tracker di attività; incorporando funzionalità rilevanti dal punto di vista tecnologico, e senza compromettere i nostri standard di design, questa nuova generazione di smartwatch offrirà un dispositivo che risponderà a tutte le loro necessità. Garantire la migliore esperienza possibile per i nostri clienti è sempre stata una nostra priorità, che ha portato all’innovazione di questo prodotto; non vediamo l’ora di avere la risposta degli utenti in tutto il mondo.”
I modelli
Tutti i modelli della famiglia Fossil condividono la stessa tecnologia interna, diversificata poi nel design e nella scelta dei materiali dai vari marchi come Armani, Diesel, Skagen, Michele Kors e, appunto, Fossil.
I prezzi sono ovviamente scalati in base all’uso dei materiali, del design e ovviamente anche al peso del marchio: la linea Fossil Q parte dai 279 Euro del modello FTW4016 sino ai 299 Euro del FTW4012.
Più vari ed importante in termini di prezzo la linea Skagen (qui la nostra recensione del modello Skagen Falster 2017), che parte dai 299 Euro del modello SKT5100 sino ai 329 Euro dei modelli SKT5109, SKT5107 e SKT5105 mentre per il marchio Diesel (di cui abbiamo parlato qui) i modelli sono molti di meno, e tutti allineati al prezzo di 349 Euro, a parte il DZT2011 che costa 369 Euro.
Chiudono la carrellata le linee di Armani e Michael Kors con modelli che partono da 369 Euro sino al top di tutto il listino con i modelli da 479 Euro per Kors e 419 Euro per Armani.