Il sito Web di Fortune pubblica un lungo e informato articolo su Tim Cook: l’attuale COO Chief Operating Officer di Apple viene esaminato sotto tutti gli aspetti e in modo particolare viene esaminato il suo ruolo svolto in Cupertino.
Dalle sue origini modeste, è figlio di un operaio e di una casalinga, alla sua laurea in ingegneria, passando per una carriera folgorante in IBM, una breve permanenza in Compaq fino alla “chiamata” di Jobs del 1998 per sistemare e ammodernare l’intero assetto produttivo e logistico di Apple.
Nel campus di Cupertino Cook è secondo solo a Jobs per conoscenza ed esperienza nelle numerose sezioni di Apple, è dedito al lavoro come e più di Jobs infine lo ha già sostituito nei due mesi di assenza per l’intervento chirurgico del 2004. Intervistando ex compagni di studi, colleghi di lavoro e soprattutto esaminando il numero e l’importanza sempre crescente delle mansioni svolte da Cook, Fortune arriva ad alcune osservazioni interessanti.
Pur rifuggendo qualsiasi ruolo che possa metterlo sotto alla luce dei riflettori, Tim Cook è uno dei pochissimi interni di Apple in grado di sostituire Steve Jobs. I due sono uomini completamente diversi: temperamentale, istrionico e nato per stare sul palcoscenico, l’altro freddo, impassibile, riflessivo e non alza mai la voce.
Nessuno pensa che sostituire Jobs sia con compito facile e molti pensano che sia addirittura impossibile: ciò nonostante secondo Fortune Tim Cook ha già mostrato di avere tutte le carte per poterlo fare. Se non sostituire al 100% Jobs almeno prendere al suo posto le redini di Apple e allo stesso tempo non facendo sentire la mancanza del fondatore.
Ricordiamo infine una ipotesi interessante che Fortune ha carpito da un astuto e anonimo osservatore del consiglio di direzione di Apple: Jobs potrebbe prima o poi diventare il presidente della società , Apple infatti non ha un chairman ufficiale, mentre il ruolo di Ceo potrebbe essere attribuito a Tim Cook.
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