“Diventeranno più grandi di IBM il prossimo anno e più grandi di HP l’anno successivo – ha dichiarato George Colony, fondatore e Ceo di Forrester Research, svelando le sue previsioni sul futuro di Apple in una intervista concessa a Bloomberg. L’analista arriva a questa conclusione analizzando il tasso di crescita delle vendite di Cupertino: l’anno scorso i ricavi sono aumentati del 52%. Se questo impressionante tasso verrà mantenuto anche per quest’anno e gli anni successivi Apple potrà compiere il balzo finale “Al tasso attuale di crescita – dichiara Colony – (Apple) diventerà una compagnia da 200miliardi di dollari di ricavi”.
Apple è già la prima società IT per capitalizzazione: il sorpasso in termini di ricavi potrebbe così avvenire già alla fine di quest’anno raggiungendo i 100,3 miliardi di ricavi se la crescita sarà del 54%. Ricordiamo che i ricavi di IBM sono stati di 99,9miliardi nel 2010, mentre quelli di HP sono stati di 126miliardi. Secondo Colony il successo della Mela è trainato da quello che l’analista definisce come “app internet” un vero e proprio cambio di paradigma che vede gli utenti lavorare, comunicare e giocare sempre più tramite le app e meno secondo il modello tradizionale basato sui click e sull’accesso a Internet via browser. L’impiego delle app traina la domanda dei dispositivi Apple che permettono di utilizzarle. “Se ora sei troppo incentrato sul web, sei nei guai” ha dichiarato Colony riferendosi a Google. Nelle previsioni di Forrester il cambio del paradigma d’uso che è passato da Internet e dai click alle app, potrebbe danneggiare il colosso dei motori di ricerca. Per quanto riguarda l’imminente assunzione del ruolo di Ceo di Google da parte del fondatore Larry Page, previsto per il mese prossimo, Colony teme l’effetto Jerry Yang. Il fondatore di Yahoo nel ruolo di Ceo non è stato in grado di traghettare la società nel periodo di crisi, rassegnando così le dimissioni nel 2009.
Le esplosive previsioni di crescita per Apple elaborate da Forrester potrebbero però essere frantumate dall’uscita definitiva di scena di Steve Jobs. “Teniamo presente che ogni due anni (Apple) deve riempire i negozi con nuovi prodotti” ha dichiarato Colony riferendosi alla catena Apple Retail. “Senza Steve Jobs come Ceo, penso che sarà molto più difficile raggiungere questo obiettivo. Questo potrebbe risultare in un massiccio, massiccio colpo alla valutazione”. La previsione dello scenario in cui Jobs lascerebbe Apple è formulata da Colony pur ritenendo che Cupertino abbia già a disposizione una tabella di marcia di nuovi prodotti in grado di coprire i prossimi tre o quattro anni.