Il mese scorso il fornitore Apple Japan Display ha richiesto alle banche locali e ai propri azionisti di ottenere circa 897 milioni di dollari per finanziare un “ampio” sforzo di ristrutturazione alla propria attività, per il passaggio dalla produzione di LCD a quella di pannelli OLED. Adesso, invece, la società è alla ricerca di un partner esterno per trovare i fondi necessari.
A confermare il momento difficile per Japan Display è Nikkei, anche se la motivazione è ovvia: il fornitore ha incentrato negli anni la produzione solo nei display LCD, divenendo uno specialista in tale settore, trovandosi adesso a dover recuperare nel settore degli OLED, che sembrano rappresentare il futuro dei pannelli, almeno in ambito mobile. Anche il suo principale cliente, Apple, sta andando in quella direzione, già con iPhone 8, per poi passare definitivamente all’OLED con la line up iPhone 2018, che secondo più fonti sarà formata interamente da dispositivi con schermi OLED.
Ed allora, se da un lato la società cerca partner esterni per trovare il finanziamento sperato, dall’altro ridurrà la produzione di pannelli LCD, licenziando più di 3.500 lavoratori negli impianti di assemblaggio in Cina e nelle Filippine. In Giappone, la società inizierà un “programma di pensionamento anticipato” per 250 volontari.
Il costo dei piani di ristrutturazione di Japan Display è stimato in circa 1,35 miliardi di dollari, con molti osservatori di mercato che prevedono come il fornitore finisca il suo prossimo anno fiscale con una perdita monetaria importante, segnando il quarto anno di fila con conti in rosso.
Ad ogni modo, è già dal dicembre 2015 che Japan Display ha iniziato a muoversi nella direzione della produzione OLED, con un primo salvataggio avvenuto nel dicembre 2016; il piano è quello di poter essere pronta per la primavera del 2018, dunque per la prossima generazione di iPhone. Salterà, naturalmente, iPhone 8, il cui display sarà esclusiva di Samsung.