Il 63% dei filmati che si trovano online è in formato HTMl5. All’inizio del 2010 questa cifra era solo il 10%; un piccolo rallentamento nella crescita (oltretutto prevedibile) si è verificato solo a ottobre dello scorso anno. Lo studio di MeFeedia mostra come l’H.264 sia ancora il formato più diffuso. La popolarità del codice VP8 (WebM) potrebbe, invece, crescere se YouTube deciderà di farlo diventare il sistema di riproduzione di default (al momento gli utenti devono preventivamente modificare le impostazioni di default per riprodurre video WebM). I dispositivi mobile sono ovviamente sempre più utilizzati per riprodurre filmati e rappresentano il 5% del traffico (dei filmati non-Flash), contro il solo 1% dei primi mesi del 2010. I più importanti servizi di broadcasting di video online supportano i dispositivi iOS (YouTube, Daily Motion, Blip TV e Vimeo). Per le statistiche MeFeedia ha analizzato i dati di accesso a 30 milioni di video, monitorando 33.000 diverse sorgenti (inclusi siti quali Hulu, CBS, ABC e i più noti YouTube, Vimeo, DailyMotion e altri ancora).
[A cura di Mauro Notarianni]