Quello dei manageriali calcistici è un genere atipico, quasi a sé stante nel mercato videoludico. Da quasi un ventennio, giochi di questo tipo hanno attirato una forte nicchia tra gli appassionati di calcio che preferiscono vivere questo sport attraverso le scelte di un manager piuttosto che scendendo personalmente in campo. Oggi il ruolo del leone lo fa la serie Football Manager, e non è affatto un caso che sia considerato attualmente il miglior manageriale di calcio sulla piazza: dopotutto ad occuparsene è Sports Interactive, il team di sviluppo che a metà degli anni ’90 permise la diffusione di massa del genere grazie agli ottimi Championship Manager (in Italia noto come Scudetto), franchise che ha perso il suo smalto dopo essere passato nelle mani dello sviluppatore Beautiful Game Studios.
In assenza di forti rivali, quest’anno SEGA e Sports Interactive si preparano ad accontentare nuovamente gli appassionati con Football Manager 2012, una nuova edizione che, oltre ad aggiornare le rose al campionato in corso, introduce diverse novità e rifiniture sia in termini tecnici che di gameplay. A meno di un mese di distanza dall’uscita sugli scaffali abbiamo avuto l’occasione di provare il gioco in anteprima per verificare effettivamente se il team di sviluppo quest’anno si è adagiato sugli allori o se i fan di FM2011 hanno dei motivi validi per passare alla nuova versione.
Partiamo subito con le novità che riguardano l’interfaccia e la realizzazione tecnica del gioco, poiché è il primissimo elemento sotto gli occhi di tutti una volta avviato FM2012. Anche quest’anno è stato riproposto un sistema di menù assai minimalista e che riproduce la navigazione attraverso un browser web: una soluzione sicuramente poco accattivante a livello visivo, ma che è l’ideale per un manageriale in cui lo scopo è avere tutto sotto controllo nel minor numero di schermate possibili. Nonostante questo i menù accessibili sono comunque tantissimi: da una pagina che permette di controllare le mail ricevute alla classica sezione dedicata alla rosa della propria squadra, dai menù degli abbonamenti alla classifica del campionato locale o di quelli internazionali, dalla pagina delle trasferte fino alle informazioni finanziarie; come sempre Football Manager si rivela il più complesso e profondo titolo del suo genere. Gli sviluppatori di Sports Interactive hanno anche provato a migliorare il motore 3D utilizzato nella rappresentazione delle partite, e sebbene siamo anni luce lontani dalla qualità grafica di FIFA 12 i passi avanti sono assolutamente indubbi. Merito anche di alcune telecamere aggiuntive, grazie alle quali riprendere il match da più angolazioni e sentirsi ancora più coinvolti nella partita. Le novità più grandi riguardano però quello che si nasconde sotto la superficie, ovvero le aggiunte e le rifiniture che il team di sviluppo ha apportato nel gameplay: da questa edizione sarà possibile ad esempio sgridare i giocatori negli spogliatoi o complimentarsi con loro dopo un’eccellente partita. Il tutto attraverso un sistema di dialoghi approfondito, mentre lo stesso minuzioso trattamento è stato riservato alla pagina dei trasferimenti: ora ciascun giocatore è caratterizzato da un particolare stato emotivo e da un differente carattere, e potrebbe ad esempio decidere di mollare la squadra, di trasferirsi in un altro campionato o magari di tornare a casa. Passi avanti sono stati fatti anche con il report post-partita, ora contenente informazioni assai più dettagliate sui giocatori della propria squadra, ad esempio specificando chi ha fatto meglio e in quale ruoli si dimostra più capace, mentre è possibile notare alcuni approfondimenti anche nella gestione dei contratti dei giocatori, che in FM2012 concede una maggiore libertà propositiva al manager e assicurando quindi un’esperienza ancora più profonda. Il resto è esattamente come ce lo ricordavamo, sebbene la versione provata soffrisse di alcuni bug e sporadici crash che auspicabilmente saranno corretti entro l’uscita prevista per il prossimo 21 ottobre.