Mentre tutti aspettano il nuovo gadget supertecnologico di Apple, noi torniamo indietro nel tempo e ci dedichiamo a un gioco educational apparso nel 2005. Si tratta di un freeware in cui i giocatori hanno la missione di distribuire cibo alle popolazioni affamate e aiutarle a diventare autosufficienti allo stesso modo in cui questo avviene nella vita reale. à il modo in cui l’ONU – meglio, l’United Nations World Food Programme o WFP – insegna ai bambini cosa sia la fame nel mondo, come fronteggiarla, come l’organizzazione internazionale stia operando in questo senso.
La trama è semplice e chiara: siamo proiettati nell’isola immaginaria di Sheylan – nell’Oceano Indiano – dove a seguito di una guerra civile la popolazione civile è allo sbando e ridotta allo stremo. Lì incontriamo alcuni esperti delle Nazioni Unite che ci dicono in cosa consisterà il nostro aiuto: un nutrizionista (non sottovalutatelo, la miscela giusta di ingredienti per un cibo nutriente e a basso costo è un rompicapo), un esperto di logistica, un pilota d’elicottero, un ufficiale e un direttore dell’ufficio acquisti.
Le missioni da affrontare sono ben sei: sorvegliare un’area e individuare la popolazione in fuga, produrre una miscela alimentare economica e nutriente, lanciare pacchi alimentari nelle zone dell’emergenza, coordinare gli aiuti da spedire nelle diverse parti del mondo, guidare una carovana di aiuti alimentari attraverso ribelli e campi minati, investire sulle risorse locali per aumentare l’autonomia delle popolazioni civili. Il tutto condito con una grafica più che decorosa e un andamento fluido, anche nella versione online, persino su computer datati.
Il gioco è bello e intelligente; lo recensisce persino wikipedia, lo distribuisce la Rai nella versione scaricabile (è disponibile – in italiano – anche una scheda per gli insegnanti). Sul sito di National Geographic è disponibile la versione web, perfettamente utilizzabile dai browser che girano su Mac Os X. Infine, potrà far piacere sapere che è sviluppato a Roma da Deepend.
Il gioco pesa 225 MB al download. Esiste anche una versione targata “Bowl 2006” che pesa 230 MB e gira su Mac Os X 10.1 e successivi. Purtroppo non ci sono notizie di requisiti di sistema o altro. Noi abbiamo provato il gioco del 2005 su un vecchissimo portatile del 2001 (Mac Os X 10.4, Mac book 500 MHz, 512 Mb di Ram, VRAM 8 MB) e girava passabilmente.
In ogni caso, un gioco intelligente e ben fatto che merita di essere attentamente valutato dalle insegnanti che hanno la difficile missione di sensibilizzare i bambini su complessi problemi di attualità .
[A cura di Fabio Bertoglio]