Il fondo governativo saudita Public Investment Fund (PIF) ha acquisito la divisione gaming di Nianticâ per 3,5 miliardi di dollari attraverso la controllata Savvy Games Group.
I titoli di Niantic includono il noto gioco per dispositivi mobili Pokemon Go, ma anche altri quali Monster Hunter Now e Pikmin Bloom.
“Benché sia stato lanciato quasi un decennio fa, Pokemon Go è ancora tra i giochi mobile più redditizi al mondo, con 30 milioni di giocatori mensili”, spiega la BCC.
L’operazione è solo l’ultima dell’Arabia Saudita per sviluppare una propria industria dei giochi, settore nel quale negli ultimi anni ha speso miliardi.
Pokémon stesso appartiene congiuntamente a Nintendo, Game Freak e Creatures, che hanno concesso in licenza il brand a Niantic per sviluppare il gioco.
Ed Wu, che guida il team Pokémon Go in Niantic, in un post sul blog aziendale scrive che la mossa è “un passo positivo” per il gioco. E ancora: “Pokémon Go è più di un gioco per me, è il lavoro di tutta la mia vita”.
“Non dirò che Pokémon Go rimarrà sempre lo stesso perché è sempre stato un work in progress” (un cantiere sempre aperto, ndr) ma le modalità con le quali l’abbiamo creato e si è evoluto rimarranno invariate, sperando di poter di rendere l’esperienza ancora migliore”, continua Wu.

Come accennato, l’Arabia Saudita è sempre più interessata al mondo dei videogiochi. Negli scorsi anni il fondo sovrano saudita ha acquistato quote di Nintendo, Electronic Arts e Take-Two Interactive. L’Arabia Saudita ha annunciato anche una partnership con il Comitato Olimpico Internazionale per ospitare la prima edizione delle Olimpiadi di eSport, in programma nel 2025; Riyadh, inoltre, nel 2027 ospiterà i Giochi Olimpici di Esports.
Lo Stato arabo dell’Asia occidentale da qualche tempo si è posto l’obiettivo di diventare leader anche nel campo dell’Intelligenza Artificiale.
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