L’acquisizione di Twitter per 44 miliardi di dollari da parte di Elon Musk, patron di Tesla, acquisto portato a termine anche attraverso il debito di una società quotata, è già oggetto di una prima controversia legale.
Un fondo pensione della Florida sostiene che l’affare non può essere legalmente chiuso fino al 2025 per via della quota del capitale sociale di Musk nella piattaforma. L’azione collettiva a cui punta l’Orlando Police Pension Fund è stata presentata presso la Delaware Chancery Court, affermando inoltre nei documenti che, permettendo l’accordo, il consiglio di amministrazione di Twitter avrebbe violato i suoi doveri fiduciari. Oltre a Elon Musk e Twitter, nella citazione in giudizio si punta il dito contro l’ex CEO di Twitter, Jack Dorsey, contro l’attuale CEO Parag Agrawal, e contro il consiglio di amministrazione come perpetratori del fatto.
Secondo Ann M. Lipton, Professore della Tulane Law School (Scuola di specializzazione in diritto civile), l’azione legale solleva questioni inedite nell’ambito del diritto societario del Delaware. Ai sensi della normativa nota come Section 203, gli azionisti che possiedono più del 15% di una azienda non possono partecipare ad una fusione con un’altra attività senza la concessione dell’approvazione per i due terzi delle azioni rimanenti. Senza il placet, la fusione non può essere completata prima di altri tre anni.
I legali del fondo affermano che Musk inizialmente era in possesso di circa il 10% delle azioni di Twitter, elemento che non avrebbe comportato incompatibilità con la Section 203 ma per completare l’operazione Musk ha siglato un’alleanza con Morgan Stanley (proprietaria dell’8,8% di azioni) e l’ex CEO Jack Dorsey (che detiene il 2.4%). Le azioni combinate detenute dalle parti, rendono Musk e alleati per l’acquisizione un “azionista interessato” ai sensi della direttiva Section 203, elemento che – se la Corte concorda con il ragionamento di base dei legali che stanno cercando di condurre l’azione collettiva- dovrebbe obbligare a ritardare la fusione, o ottenere l’approvazione degli azionisti, contraenti dei due terzi della proprietà della società.Voci circolate nei giorni scorsi riferiscono che Elon Musk potrebbe ricoprire il ruolo di CEO – amministratore delegato di Twitter.