Il mondo dell’Hi-Fi è pieno di personaggi dal ricco portafoglio, disposti a spendere cifre folli, per acquistare tecnologie certamente di qualità ma molte volte anche di dubbia utilità. La statunitense AudioQuest propone ad esempio un banalissimo cavo Ethernet da 12 metri etichettato come “high-end”, denominato Diamond. Venduto al “modifico” prezzo di 10.500$, sarebbe specificatamente pensato per l’audio, realizzato usando materiali con caratteristiche che tengono conto della “filosofia, cura e attenzione applicata ai cavi d’interconnessione” audio dello stesso produttore.
Gli audiofili che vogliono spendere un po’ di meno, possono acquistare la più economica versione da 3 metri, venduta su Amazon “solo” a 2.194$. Follia a parte, un cavo che trasporta segnali digitali si comporta per sua natura allo stesso identico modo sia se costa 10$, sia se costa 10.000$. Pur con tutte le possibili finezze di questo mondo (coppie schermate singolarmente, contatti in argento, specifici rapporti dettagliati di serie con i parametri elettici), i prezzi in questione non hanno nessuna possibile giustificazione.
Ci piacerebbe davvero conoscere le argomentazioni che dovrebbero giustificare simili follie e capire perché un simile banale, semplice cavo dovrebbe consentire di ascoltare musica con un livello qualitativo superiore rispetto ad altri. E pensare che c’è chi si lamenta del prezzo dei cavi Thunderbolt…