Tutte le strade portano a Roma? Un team di sviluppatori ha preso spunto da questa domanda, ponendola alla base del progetto ‘Roads to Rome’ e della successiva fase evolutiva ‘Flights to Rome’. Il progetto ‘Roads to Rome’ mostra le arterie stradali, mentre ‘Flights to Rome’ integra anche la terza dimensione: quella della mobilità aerea.
Per visualizzare la rete globale della mobilità, costituita dal traffico sia stradale che aereo, gli ideatori del software utilizzano i dati stradali di OpenStreetMap, combinandoli con le informazioni relative alla rete mondiale delle rotte aeree. Partendo da questi dati, il team moovel lab crea una rete intermodale di percorsi virtuali su scala mondiale, che consente di calcolare il tragitto più veloce per via aerea e su strada. Si ottiene così una visualizzazione che, per la prima volta, mostra il viaggio da un punto A verso Roma attraverso l’intero pianeta.
Considerandolo più attentamente, il proverbio ‘Tutte le strade portano a Roma’ implica un concetto di mobilità interessante e suggestivo, che invita ad affrontare il tema della mobilità su una scala molto più ampia”, dichiara Benedikt Groß, Design Director di moovel lab. “Con ‘Flights to Rome’ siamo riusciti per la prima volta ad abbinare la rete stradale a quella delle rotte aeree, adottando un approccio intermodale.”
I diversi profili delle arterie stradali si basano su un complesso algoritmo: sono stati analizzati 712.425 punti di partenza da cui raggiungere Roma e presi in considerazione 3.573.863 voli. Tra le altre destinazioni esaminate figurano Tokyo e New York. I dati stradali utilizzati si basano su ‘OpenStreetMap’ (OSM), un progetto che sfrutta un principio analogo a Wikipedia, consentendo a chiunque di modificare e creare contenuti cartografici. La rete aerea è stata ricavata partendo dai movimenti dei voli registrati tra il 9 ed il 15 gennaio 2017 dall’azienda svedese FlightRadar24.com.