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Uno studio di JAMA Cardiology sui dispositivi da polso usati per il monitoraggio cardiaco ha dimostrato, come facilmente prevedibile, che i risultati ottenuti con questi dispositivi, sono differenti rispetto a quelli che è possibile ottenere con i dispositivi ospedalieri (ECG) che consentono di tracciare l’elettrocardiogramma. Tra i dispositivi testati: Fitbit Charge HR, Apple Watch, Mio Alpha, e Basis Peak. È il primo studio scientifico che mette alla prova dispositivi di questo tipo, rispetto a strumenti medici usati in cardiologia (a questo link i dettagli).
L’accuratezza di questi dispositivi diminuisce praticando gli esercizi fisici mentre risultano generalmente più precisi a riposo. Il grado di accuratezza varia inoltre in base all’intensità degli esercizi. Correndo ad esempio a 6 miglia all’ora (circa 9,6 km orari), il Fitbit Charge HR sottostima mediamente il battito cardiaco di 6 bpm al minuto; a una velocità più moderata di 2 miglia orari (3,2 km orari), il Basis Peak sottostima i valori di circa 9 bpm.
Di tutti i dispositivi esaminati Apple Watch risulta il più preciso, al pari del Mio Fuse, in grado di fornire valori che concordano con gli strumenti professionali per l’ECG nel 91% dei casi. Il Fitbit Charge HR ha evidenziato valori che concordano con gli ECG nell’84% dei casi e il Basis Peak nell’83%. Si tratta di risultati molto interessanti per Apple che da sempre evidenzia attentamente i limiti di questi sistemi, mai e poi mai, utilizzabili come sostituti di sistemi professionali.
Il sensore per il battito cardiaco di Apple Watch utilizza la cosiddetta fotopletismografia. Questa tecnologia dal nome difficile da pronunciare si basa su un presupposto molto semplice: il sangue è rosso perché riflette la luce rossa e assorbe la luce verde. Apple Watch utilizza indicatori LED verdi abbinati a fotodiodi sensibili alla luce per rilevare la quantità di sangue che scorre all’interno del polso in un determinato momento.
Quando il cuore batte, il flusso del sangue all’interno del polso e l’assorbimento della luce verde risultano maggiori. Tra un battito e l’altro, risultano inferiori. Facendo lampeggiare gli indicatori LED centinaia di volte al secondo, Apple Watch riesce a calcolare quante volte il cuore batte ogni minuto, misurando quindi il battito cardiaco. Il sensore per il battito cardiaco integrato in Apple Watch è progettato per compensare i livelli di segnale bassi aumentando la luminosità dei LED e la frequenza di campionamento. Il sensore per il battito cardiaco utilizza inoltre una luce a infrarossi. Apple Watch utilizza questa modalità quando misura il battito cardiaco in background.
Apple spiega che “per una piccola percentuale di utenti” potrebbero entrare in gioco diversi fattori che rendono impossibile effettuare una qualsiasi lettura del battito cardiaco. È ad ogni modo possibile adottare alcuni accorgimenti per consentire al dispositivo di ottenere letture del battito cardiaco il più possibile accurate. È importante non tenere il cinturino troppo allentato: deve essere stretto ma senza esagerare.
Fattori che influenzano la lettura del sensore cardiaco su Apple Watch
Sono numerosi i fattori che possono influenzare le prestazioni del sensore per il battito cardiaco di Apple Watch. Uno di questi è l’irrorazione della pelle. Questa espressione indica la quantità di sangue che attraversa la pelle, fattore che varia in maniera considerevole da una persona all’altra e può essere influenzato anche dall’ambiente. Ad esempio, se l’utente si sta allenando a basse temperature, l’irrorazione della pelle del polso potrebbe essere troppo bassa perché sia letta dal sensore per il battito cardiaco.
Il movimento è un altro fattore che può incidere sul sensore per il battito cardiaco. I movimenti ritmici, ad esempio nella corsa o nel ciclismo, forniscono risultati migliori rispetto ai movimenti non regolari, ad esempio nel tennis o nella boxe. Anche le modifiche permanenti o temporanee alla pelle, ad esempio i tatuaggi, possono incidere sulle prestazioni del sensore per il battito cardiaco. L’inchiostro, il motivo e la saturazione di alcuni tatuaggi possono bloccare la luce proveniente dal sensore, rendendo difficile effettuare letture affidabili. È in ogni caso possibile collegare Apple Watch in modalità wireless a cardiofrequenzimetri esterni, ad esempio a fasce toraciche Bluetooth. Questi dispositivi da indossare intorno al petto, come per esempio la Polar H7, sono al momento i dispostivi non-medici in grado di offrire i risultati più accurati.