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Secondo Fitbit Apple Watch tradisce la filosofia Apple: troppo complesso

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Se Fitbit è arrivata così in alto, probabilmente lo deve anche ad Apple. Fu proprio nel 2011, nel preciso momento in cui Phil Schiller presentò al mondo iPhone 4s, che il CEO di Fitbit James Park ebbe un’intuizione, realizzando che i fitness tracker in arrivo dovevano essere re-ingegnerizzati da zero.

Fu l’introduzione del Bluetooth 4.0 sullo smartphone a far comprendere a Fitbit le reali potenzialità di quella che in quei giorni era una grande novità. La società decise così di ritardare il lancio dei nuovi prodotti di sei mesi, tempo necessario per introdurre il supporto Bluetooth nei nuovi accessori.

Fitbit Apple Watch

Park desiderava che gli activity tracker di Fitbit in arrivo potessero essere in grado di sincronizzare immediatamente i dati raccolti con l’iPhone «avrebbe consentito una miriade di possibilità in termini di feedback in tempo reale». Annunciati così nel 2012, Fitbit One e Fitbit Zip furono i primi dispositivi dell’azienda a supportare il Bluetooth 4.0 per la sincronizzazione dei dati quali passi giornalieri, distanza, calorie consumate e qualità del sonno sia su iOS che sui dispositivi Android. Secondo il New York Times, i due dispositivi riscossero un grande successo.

Incuriosisce scoprire che, se in quei giorni Apple fu di ispirazione a Fitbit, da quel momento la società ha cercato di tenere le distanze quantomeno riguardo l’approccio di Apple nella progettazione dei propri prodotti: Park spiega infatti che da allora Fitbit si concentra sull’ideazione di accessori semplici. «Guardiamo il prodotto dal punto di vista del consumatore. Apple Watch è un computer, e questa è la strada peggiore per iniziare a lavorare su prodotti di questa particolare categoria». Di fatto, insomma, Apple avrebbe tradito se stessa secondo Park: rendere semplice un prodotto complesso è stata una delle strategie storiche di Cupertino.

Semplicità e prezzi contenuti hanno effettivamente permesso a Fitbit di prosperare anche dopo il lancio di Apple Watch: nel 2015, la società ha venduto 21,4 milioni di dispositivi, con un’entrata pari a 1,86 miliardi di dollari. Per il futuro, Fibit prevede di aggiungere ulteriori funzionalità utili a competere nel mercato degli indossabili, con particolare attenzione nell’evitare l’errore di sovraccaricare i dispositivi come sta già accadendo con gli smartwatch.

Fitbit Apple Watch

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