Apple Italia ha regolarizzato la sua posizione con il Fisco con un pagamento di 318 milioni di euro, un accordo importante arrivato dopo mesi di trattative tra le due parti e che, secondo gli esperti, non mancherà di costituire un precedente non solo per altre società che operano nel nostro Paese ma anche a livello europeo, tenendo presenti le numerose vertenze delle stesso tipo in corso in diversi paesi dell’Unione Europea.
Ma il caso Apple Italia, sotto i riflettori internazionali per l’ingente somma coinvolta e per la celebrità del marchio, non sarà certamente un caso né unico né isolato. La prossima multinazionale attesa al sua appuntamento con il Fisco è Google. L’inchiesta sul colosso dei motori di ricerca è attivata da oltre un anno e anche qui emergono segnalazioni di una trattativa lunga ed estenuante tra le parti: l’esito finale però non dovrebbe tardare ancora a lungo. Stando a quanto riporta la Repubblica l’accordo tra Google Italia e Fisco potrebbe già arrivare entro la fine di gennaio 2016 per un importo stimato di 150 milioni di euro. Anche per Big G viene contestato il trasferimento all’estero di ricavi e fatturato generati nella Stivale.
Ma la marcia delle regolarizzazioni del Fisco con le multinazionali hi-tech statunitensi non sembra si fermerà qui. Sempre secondo quanto riporta il quotidiano nazionale sulle scrivanie dell’Agenzia delle Entrate circolano fascicoli riguardanti Amazon e anche Western Digital. Non è la prima volta che il nome del colosso dell’e-commerce emerge tra gli indiziati di indagini fiscali in Italia, in Europa e anche in altri paesi.
Le procedure di elusione ed evasione sembrano risultare simili per diverse multinazionali, non solo hi-tech, cambia solo a seconda dei casi il paese impiegato per le “esterovestizioni”, vale a dire per distogliere fatturato e imponibili dall’imposizione italiana per trasferirli in una nazione in cui sono soggetti a una tassazione molto più blanda, in alcuni casi tanto leggera da risultare veri e propri paradisi fiscali. Ormai la questione della equa tassazione dei colossi nei paesi in cui operano è diventato un argomento molto sentito sia a livello politico che economico, a livello nazionale e internazionale. È scontato che ne sentiremo parlare in più occasioni nel 2016.