Firefox 2.0 è cresciuto, parecchio: dal 19,4 del 2006 al 24,1 per cento del 2007, respingendo gli attacchi di Internet Explorer 7 che ha sostanzialmente fallito gli obiettivi di rimonta della casa di Redmond. Due paesi superano la soglia del 40 per cento: la supertecnologica Finlandia e l’emergente Slovenia. Superano invece la soglia del 30 per cento Germania, Croazia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, Estonia. Oltre il 20 la gran parte dei paesi europei. Tra il 10 e il 20 per cento solo Portogallo, Spagna, Regno Unito, Belgio, Danimarca, Lituania e Ucraina, Norvegia e – fanalino di coda – l’Olanda.
Impressionante il trend di crescita globale: secondo XiTi Monitor dal 20 novembre 2006 all’11 marzo 2007 Firefox è cresciuto di 4 punti percentuali in Europa e Nord America, di 6 in Oceania e Africa, di 7 in Sud America e di un solo punto percentuale in Asia.
à l’ulteriore conferma della bontà di un progetto che entusiasma gli appassionati, convince il mercato e vince sui concorrenti. à un bene per Mozilla, naturalmente, ma soprattutto è una buona notizia per gli utenti: la concorrenza tra i browser ha prodotto miglioramenti come non si vedevano da anni. Il momento è strategico per tutti; Microsoft, Mozilla, Apple, ma anche Opera, stanno sedendosi a una tavola il cui piatto forte sarà il web 2.0 e le nuove web application. Mai il mercato enterprise è stato più conteso. Vedremo quale sarà il seguito della guerra dei browser. Siamo sicuri però che Firefox non starà a guardare.
[A cura di Fabio Bertoglio]