Dopo l’acquisizione dell’Oculus Rift da parte di Facebook c’è un interesse rinnovato verso i caschi per la realtà virtuale. Vladimir Vukićević, ingegnere noto per vari contributi a Firefox, spiega di aver iniziato a lavorare per aggiungere il supporto nativo ai dispositivi VR in Firefox, consentendo di interagire con siti web e contenuti. “Si tratta” dice Vukićević, “solo del primo di molti passi che faremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”.
La versione preliminare di Firefox può essere già scaricata in versione compatibile con Windows (64 bit) e OS X (richiede OS X 10.7 o superiore) e con l‘Oculus Rift. Se quest’ultimo non è collegato, è simulato il funzionamento in accoppiata all’unità DK1.
Le versioni di test di Firefox hanno l’obiettivo di consentire agli sviluppatori di testare la realtà virtuale con i loro siti web. Il browser adatta alcuni siti per renderli fruibili con il visore, semplificando la navigazione, garantendo fluidità, realismo, ecc. In passato si è parlato più volte di come, applicata al web, la realtà virtuale potrebbe rendere l’interazione con i nuovi media più simile a quella ognuno di noi ha all’interno di un ambiente reale. Finora però non si è visto niente di concreto e realmente utilizzabile. Potrebbe essere questa la volta buona?
Tra le novità che Google ha presentato nel corso dell’ultima conferenza per sviluppatori c’è anche il visore VR fai-da-te: una scatola in cartone in grado di trasformare un dispositivo Android in un visore VR, dispositivo che, analogamente al più conosciuto Oculus Rift, si fissa al capo e amplia le possibilità della realtà aumentata. Dopo aver ripiegato il cartone nel modo corretto, gli sviluppatori potranno lasciar scivolare dentro il telefono attraverso l’apposita fessura e avviare l’applicazione in modo da testarne adeguatamente le funzionalità. L’idea di Google è infatti quella di facilitare le fasi di sviluppo delle app, che in futuro potrebbero essere utilizzate senza mani in dispositivi molto simili all’Oculus Rift ora proprietà di Facebook, mediante l’utilizzo di strumenti a basso costo.