Un finto Adblock Plus per Chrome che si presentava come estensione per il browser si è rivelato in realtà un malware.
Scaricata da almeno 37.000 persone, l’estensione, una piccola componente che in teoria offre migliorie o funzionalità aggiuntive, doveva operare nella descrizione come un sistema per eliminare annunci pubblicitari del sistema che vanta oltre 10 milioni di utenti. In realtà una volta installata, l’estensione malevola faceva il contrario: lanciava allarmi, falsi, mostrava presunte infezioni del computer e apriva in continuazione finestre con pubblicità.
La finta estensione ha creato problemi non solo agli utenti, ma anche agli sviluppatori del legittimo adBlock Plus e a Google. L’esistenza di questa estensione è notata dall’account twitter @SwiftOnSecurity, ha infatti messo in luce quella che appare come una falla del sistema di controllo del malware di Google.
Google ha rimosso l’estensione contraffatta ma si trova a dover affrontare nuove critiche per gli inefficaci controlli effettuati prima della pubblicazione di un’app o un’estensione.
Già nel 2015, Google era stata costretto a bloccare alcune estensioni malevole per Chrome ma evidentemente la lezione non è servita o gli sviluppatori dell’estensione malevola sono riusciti a trovare una scappatoia che ha consentito loro di far scivolare sotto le difese di Big G il finto Adblock Plus per Chrome quella proposta sul Chrome Web Store.
Ricordiamo che Google viene spesso criticata anche per i problemi che arrivano agli utenti Android per le numerose applicazioni infestate da Malware che finiscono sui cellulari con il sistema operativo del robottino. Anche qui c’è chi accusa il sistema di controllo messo in piedi per fermare i malintenzionati, definendolo impreciso, approssimativo e lassista.