Il sito FCP.co ha provato a fare dei test con Final Cut Pro X su un Mac Pro 8 core facendo prove al limite dell’assurdo gestendo 1600 clip interconnesse composte da 50 layer di video con risoluzione 4K, poi un progetto con una larghezza di 500.000 pixel x 1080 pixel e ancora una time line di lunghezza corrispondente a 558 giorni di video (un anno e mezzo) evidenziando come a un certo punto possibili limitazioni derivano solo dall’hardware e non dal software.
Per le prove è stato usato il materiale demo girato in ProRes della Cinema Camera 4K di Blackmagic; i preset di Final Cut sono stati impostati su “better quality”, librerie e media gestiti in locale in modo da avvantaggiarsi della presenza dell’unità SSD. Il vecchio Final Cut Pro 7 aveva un “milite” di 99 tracce; il nuovo Final Cut Pro X, sfrtta un concetto diverso e ha consentito di collegare senza problemi le 1.600 clip 4K. Il Mac Pro ha gestito senza problemi 200 clip connesse; queste sono state copiate e incollate in pochi secondi passando a 800 e poi ancora fino a diventare 1600.
Video e dettagli della prova a limite dell’impossibile li trovate al link sopra indicato. Avendo unità di storage con sufficiente larghezza di banda, la dimostrazione è che la combinazione Mac Pro / Final Cut Pro X permette di gestire video anche con risoluzioni 16K senza problemi, superando quelli che fino a pochi anni fa erano ritenuti limiti insuperabili.
Apple ha recentemente reso disponibile l’aggiornamento alla versione 10.1.1 di Final Cut Pro X integrando miglioramenti specifici nella risposta della timeline con progetti di grandi dimensioni.