I filtri si applicano alle fotografie, i nomi dei fitri ai neonati. È quel che succede negli Stati Uniti dove la Instagram-mania, unita al gusto tutto statunitense dei nomi bizzarri, storpiati, tratti da serie TV o da oggetti, se non del tutto inventati, privi di qualunque senso e riferimento, creati combinando sillabe che suonano in maniera gradevole, sta creando un fenomeno mai visto in precedenza: il trend di una tecnologia che influenza (per sempre) il modo con cui un essere umano viene identificato e conosciuto.
È il BabyCenter, uno dei principali siti statunitensi dedicati alla gravidanza e alla crescita dei bambini, a segnalare che la creatività di Instagram diventa creatività anche quando si tratta di scegliere un figlio. Fra tutti i “nomi filtrati” il più in crescita nel 2015 rispetto allo scorso 2014 è Lux, che schizza del 75 per cento; seguono Ludwing sale del 42 per cento, Juno del 30 per cento, Amaro e Valencia crescono del 26 per cento.
“Questa è la prima volta che abbiamo visto una tecnologia emergente come fonte di ispirazione per un nome – ha detto Linda Murray di Baby Center – il photo-sharing è una parte quotidiana ed emotiva nelle vite dei Millennials e questi due ingredienti possono innescare l’amore per un nome”.
Secondo il BabyCenter’s U.S. Mobile Mom 2015 Report, quasi il 75 per cento delle mamme usano il loro cellulare per condividere foto o video dei loro figli e quasi il 30 per cento condividono foto ogni giorno.
Fra le altre tendenze che nel 2015 hanno influenzato l’onomastica statunitense possiamo citare i reali, da cui si sono diffusi nomi come King, Queen o addirittura Royalty; si passa poi alla serie TV Empire, da cui scaturiscono Dre, Lyon e Hakeem, e i sempre più frequenti nomi dei pianeti o degli oggetti astronomici, come Venus, Jupiter, Sunny o Gaia.