Quando si tratta di dare un giudizio qualitativo su quale film su Steve Jobs, quello di Ashton Kutcher e quello di David Boyle, sia il migliore, nessun critico sceglierà il primo a scapito del secondo, ma il pubblico pare avere un giudizio diverso, soprattutto un giudizio diverso lo potrebbe dare chi tiene la cassa della produzione visto che al momento il Jobs di Kutcher potrebbe incassare molto più di quello di Boyle con un costo di quasi tre volte inferiore.
I numeri riportati da VentureBeat parlano chiaro: il film di Kutcher, per lunga parte della sua carriera più noto per essere stato il marito di Demy Moore che per le sue performance artistiche (ancora oggi su Rotten Tomatoes un solo lavoro viene classificato come non “da pomodori marci” e ben 17 su 24 sono sotto il 30%, che potremmo tradurre sostanzialmente come “inguardabile”) ha incassato negli USA 16.1 milioni di dollari, contro i 17.1 milioni dell’opera con Boyle, con un costo, però di appena 12 milioni rispetto ai 30 milioni di dollari di Steve Jobs.
I dolori arrivano soprattutto considerando i risultati globali dove il film su Steve Jobs di Danny Boyle potrebbe perdere su tutta la linea: a livello internazionale Kutcher è riuscito a guadagnare con il suo film 35.9 milioni di dollari mentre quello con con Fassbender non è andato oltre i 24.8 milioni di dollari.
E’ vero che Steve Jobs non è ancora stato lanciato in diversi mercati importanti, fra cui ad esempio Francia e Italia (da noi il debutto è previsto per il 21 gennaio 2016), ma sarà molto difficile per l’opera scritta da Aaron Sorkin riuscire a migliorare in maniera significativa i propri risultati, considerando soprattutto il flop negli USA.
Un vero peccato, considerando soprattutto quanto l’opera di Boyle sia stato acclamata dalla critica, giudizio che anche Macitynet ha confermato nella sua recensione di Steve Jobs; giudizi nettamente opposti a quelli ottenuti invece dal film con Ashton Kutcher.