Il film su Steve Jobs non sarà un racconto tradizionale né un film biografico, ma sorprenderà per l’originalità della struttura della sceneggiatura e per la scelta di tre eventi cruciali della vita di Jobs che saranno al centro della trama. Lo ha rivelato Aaron Sorkin, sceneggiatore per il film basato sull’unica biografia autorizzata di Jobs scritta da Walter Isaacson, i cui diritti sono stati acquistati da Sony. Il celebre sceneggiatore e autore ha anticipato questi dettagli durante un’intervista all’Hero Summit di Washingston, evento organizzato da Daily Beast e da Newsweek.
Sorkin ha spiegato che il film sarà composto da tre scene che si svolgeranno in tempo reale, così che agli spettatori sembrerà di vivere novanta minuti accanto a Steve Jobs. Al centro delle tre scene ci saranno alcuni dei momenti più importanti della vita di Jobs e di Apple: i backstage del lancio del primo Mac, di NeXT e dell’iPod nel 2001, senza flashback o salti temporali, 30 minuti in tempo reale accanto a Jobs.
Tre scene per tre momenti importanti, dunque, sarebbero al centro del film di Sony e pochissimi saranno invece i riferimenti alla biografia di Isaacson, che offre molti più spunti e uno sguardo più ampio sulla vita di Steve Jobs. Non sono trapelati dalle dichiarazioni di Sorkin altri dettagli sulla trama e sui personaggi. Certo è però il desiderio dello sceneggiatore per il finale del film su Jobs: Sorkin ha dichiarato che se riuscisse a far concludere il film con la voce fuori campo che legge “Here’s to the crazy ones” tratta dallo spot Think Different del 1997, allora avrebbe fatto il film che sognava.
La biografia scritta da Walter Isaacson non sarà l’unica fonte per Aaron Sorkin: per il film su Jobs lo sceneggiatore ha deciso di incontrare le persone che Jobs frequentava, primo fra tutti Steve Wozniak, e che con lui hanno segnato indelebilmente la storia.
https://www.youtube.com/watch?v=YsWBJ_usRck