Il Finder è il primo elemento con il quale l’utente interagisce sul Mac per trovare e organizzare documenti, contenuti multimediali, cartelle e altri file (è chiamato “Finder” perché aiuta l’utente a trovare e organizzare i file). È la prima applicazione visualizzata quando il Mac termina la procedura di avvio. Si apre automaticamente e resta aperto mentre si usano le altre app. Comprende la barra dei menu del Finder nella parte superiore dello schermo e la scrivania nella parte inferiore. Utilizza finestre e icone per visualizzare i contenuti del Mac, di iCloud Drive e di dispositivi di archiviazione. Può essere personalizzato in vari modi (basta scegliere dal menu “Finder” la voce “Preferenze” o “Impostazioni”) e offre generalmente tutto quello che l’utente può desiderare per visualizzare file, gestire cartelle, cercare documenti, eliminare file, ecc.
Esistono quelle che sono indicate più o meno come come alternative al Finder (es. TotalFinder, Path Finder, Commander One e CRAX Commander) e funzionalità aggiuntive possono essere ottenute anche con FileUtils, nuova utility di questo tipo da poco disponibile.
FileUtils è un’applicazione commerciale (9,99 euro sul Mac App Store) che può essere scaricata in versione dimostrativa dal sito dello sviluppatore e usata per 30 giorni.
Dopo averlo scaricato e installato (basta copiare il software nella cartella Applicazioni) all’avvio viene mostrata una piccola icona nella barra dei menu. Da una qualunque finestra del Finder è possibile selezionare elementi, richiamare il menu contestuale del Finder per vedere comparire nuove voci in base al contesto (i file o le cartelle selezionate).
Selezionando, ad esempio, un file compresso, potremo già vedere il contenuto ed estrarre un singolo file di nostro interesse, navigando in modo gerarchico tra le cartelle degli archivi.
La funzione “Rename” consente di rinominare gruppi di file con un numero sterminato di opzioni rispetto a quelle di serie.
L’opzione “Size browser” permette di individuare file e cartelle che occupano più spazio, con tanto di indicazione grafica.
Sono presenti funzioni per modificare facilmente i permessi POSIX indicando proprietario, gruppo e permessi di lettura, scrittura ed esecuzione di a file e directory. Altra funzione interessante per gli utenti avanzati è l’Access Control List (ACL) per definire delle condizioni che determinano l’accesso o meno ad alcune risorse.
È possibile calcolare il checksum dei file (utile per verificare l’integrità) una sequenza di bit per essere sicuri che un file non sia stato alterato durante la trasmissione.
È possibile avere maggiore controllo sugli archivi compressi (es. decidere al volo in che formato comprimere un file), cancellare file bypassando il cestino (usando la normale cancellazione o metodi di eliminazione sicura dei file).
Facendo click sull’icona di FileeUtils nella barra dei menu è possibile decidere se caricare o no l’utility all’avvio e modificare varie impostazioni di default (inclusa l’eliminazione automatica del file .DS_Store nei file .ZIP).
L’app richiede macOS 10.13 (High Sierra) o superiore ed è venduta 9,99€ (la versione scaricabile dall’App Store).