Prima la vicenda dell’Alfa Romeo Milano, rinominata poi Junior dopo che le autorità italiane hanno contestato il nome originale, adesso la questione Fiat Topolino: 134 Topolino sono state bloccate al porto di Livorno. Ecco cosa sta succedendo.
In Italia una legge impedisce a qualsiasi marchio, Stellantis compreso, di usare un nome italiano su un veicolo fabbricato al di fuori del paese. E’ quanto accaduto con Alfa Romeo e l’ex nome Milano. Qualcosa di simile sta adesso accadendo con Fiat.
Fiat sta riscontrando problemi nella vendita della micro car elettrica Topolino. La city car, che è tecnicamente un quadriciclo, mantiene il nome storico dell’auto originale, ma un piccolo dettaglio potrebbe essere fatale. La presenza della piccola bandiera italiana, infatti, va contro la legge.
Circa 134 Fiat Topolino sono state sequestrate dalla polizia italiana nel porto di Livorno, in Toscana proprio per via della bandiera italiana posta sul lato accanto alla maniglia della portiera. Il tricolore, infatti, non può campeggiare sulla vettura. Il perché è presto detto.
La micro EV, pur recando la bandiera italiana, non è prodotta in Italia, bensì nella fabbrica di Kenitra, in Marocco, dove vengono assemblati anche i modelli gemelli Citroen Ami e Opel Rocks Electric. La legge che vieta a Fiat di utilizzare la bandiera italiana su un prodotto realizzato altrove risale al dicembre 2003:
L’importazione e l’esportazione a fini di commercializzazione ovvero la commercializzazione o la commissione di atti diretti in modo non equivoco alla commercializzazione di prodotti recanti false o fallaci indicazioni di provenienza o di origine costituisce reato ed e’ punita ai sensi dell’articolo 517 del codice penale. Costituisce falsa indicazione la stampigliatura «made in Italy» su prodotti e merci non originari dall’Italia ai sensi della normativa europea sull’origine
Il contravventore e’ punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 10.000 ad euro 250.000
Le conseguenze
Per poter vendere la Fiat Topolino in Italia, allora, a Stellantis non resta altra scelta che rimuovere la bandiera italiana presente sulla piccola vettura. Fiat ha già risposto alla vicenda, spiegando la presenza della bandiera a bordo. Sebbene la EV non sia prodotta internamente in Italia, la bandiera tricolore è stata aggiunto perché il quadriciclo è stato sviluppato a Torino.
Un portavoce di Stellantis ha dichiarato a La Repubblica che Fiat ha “operato in piena conformità con le normative,” chiarendo dove viene costruita la Topolino senza cercare di ingannare i clienti. L’azienda ha accettato di rimuovere l’adesivo per sbloccare le 134 auto bloccate al porto.
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