La Casa di Maranello ha subìto un attacco hacker: lo rivendica la cybergang RansomEXX, che dice di esser riuscita a mettere le mani su oltre 7 GB di dati. In cima alla lista ci sarebbero documenti interni, datasheet e manuali di riparazione della Ferrari pronti alla divulgazione nel caso in cui l’azienda non dovesse pagare il riscatto.
Al momento l’ammontare della cifra non è noto: si presume che la richiesta di pagamento sia stata già fatta e altrettanto probabilmente la Ferrari si è rifiutata di cedere al ricatto, motivo per cui gli hacker starebbero vagliando l’ipotesi vendicativa pubblicando i dati online.
Non si sa neppure quale ramo d’attività sia stato coinvolto dall’attacco: visto che si parla di datasheet potrebbe riguardare i reparti di progettazione e produzione, ma non si conosce neppure il punto di ingresso o le tempistiche dell’operazione, quindi per ora sono solo congetture.
Anche perché l’azienda del Cavallino Rampante al momento non è d’accordo su quanto si starebbe riportando online. Scrive infatti in una nota:
Non c’è alcuna evidenza di una violazione dei sistemi o di ransomware e informiamo che non c’è stata alcuna interruzione al nostro business e alla nostra operatività. Consapevoli del fatto che alcuni media hanno segnalato la possibile perdita di informazioni e la presenza di alcuni documenti online, stiamo lavorando per identificare la fonte dell’evento e metteremo in atto tutte le azioni necessarie.
L’attacco – dicono – è stato portato a termine tramite ransomware, ovvero quella minaccia informatica che infetta un sistema e poi richiede il pagamento di un riscatto per poter tornare ad usarlo. Si tratta di una minaccia che negli ultimi anni è stata particolarmente usata in special modo nel nostro paese, primo in Europa e terzo nel mondo per attacchi ransomware. E’ ormai diventato un problema talmente grande che si prevedono danni per oltre 30 miliardi di dollari entro il 2023.