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Fermo fabbrica di Foxconn, ancora incertezza sulle ricadute produttive

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Lo stabilimento Foxconn di Chengdu rimarrà chiuso per un periodo di tempo imprecisato a causa dei danni provocati dall’esplosione. A dirlo sono le autorità cinesi e i rappresentanti del colosso industriale in alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa.

Il fermo dello stabilimento servirà a fare il punto sui danni provocati dall’incidente e ad indagare sulle sue cause; questo secondo punto è particolarmente rilevante visto che in conseguenza dei fatti accaduti nel tardo pomeriggio di venerdì non si sono avuti solo danni materiali ma anche vittime. Due persone sono morte nell’immediato ridosso della deflagrazione, avvenuta sulla linea di rifinitura di non meglio precisati prodotti elettronici, tra i quali probabilmente iPad, e una terza è deceduta successivamente. Altre quindici persone sono rimaste ferite di cui molte anche gravemente.

Il quadro generale, vittime a parte che  devono rappresentare umanamente l’aspetto più grave e doloroso della vicenda, dal punto di vista delle ricadute sulla produzione risulta molto complesso e controverso. Le principali società di analisi offrono, infatti, stime e previsioni molto diverse. Secondo iSuppli, Apple che di Foxconn è probabilmente il principale cliente potrebbe arrivare a perdere un output fino a 500mila iPad 2. RBC Capital elabora una stima ben più pessimistica con una riduzione di unità vendute comprese tra 1,8 milioni e 2,8 milioni di unità.  Secondo Shaw Wu di Sterne Agee le preoccupazioni sono eccessive: l’analista dichiara che Foxconn ha già dirottato la produzione di iPad 2 in altri stabilimenti, sopperendo così al blocco della fabbrica di Chengdu. Infine secondo altri il blocco della fabbrica e della produzione potrebbe durare solamente alcuni giorni, con un ritorno all’attività e alla produzione abituali con poche o nessuna conseguenza per il mercato.

In ogni caso non è solo Apple a doversi preoccupare di quanto accaduto a Chengdu; nello stessso stabilimento vengono costruiti numerosi prodotti di altri marchi: tra i più importanti ricordiamo HP, Sony e Nintendo.

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