In risposta all’invasione russa in Ucraina, la Federal Communications Commission (FCC) – l’agenzia governativa statunitense che gestisce le telecomunicazioni – ha riferito di stare lavorando per identificare operatori wireless, operatori di telefonia mobile e media che hanno stretti legami con la Russia.
A dichiararlo alla CNN è stata Jessica Rosenworcel, presidente della FCC, riferendo di avere avviato delle procedure di valutazione interna già a inizio febbraio. L’indagine potrebbe essere il preludio a potenziali provvedimenti restrittivi e restrizioni varie.
L’FCC sta effettuando valutazioni in collaborazione con i Dipartimenti di Giustizia e Sicurezza Interna, provvedimenti che riguarderanno una serie di aziende nell’ambito di telecomunicazioni e infrastrutture varie, inclusi provider wireless e servizi di telecomunicazioni stranieri che mettono in comunicazione gli Stati Uniti con altre nazioni.
L’iniziativa è descritta come uno sforzo “dall’alto verso il basso” per identificare l’universo di licenziatari con proprietari russi sul “radar” (da tenere sotto controllo secondo gli USA) dell’ente.
Qualsiasi azienda che abbia collegamenti con la Russia, potrebbe potenzialmente essere bollata com pericolosa per la sicurezza, rischiando di dovere affrontare controlli normativi più severi e persino l’espulsione dal mercato USA.
Non è la prima volta che l’FCC si occupa di provvedimenti del genere: in passato l’ha fatto con alcune aziende cinesi, bollate come rischiose per la sicurezza nazionale. Tra le aziende che hanno subìto questi trattamenti ci sono, ad esempio, Huawei e ZTE.
L’FCC ha fatto sapere inoltre di stare indagando in collaborazione con i provider sulla sicurezza del routing del traffico di rete, indagine che potrebbe portare a nuove normative federali.