L’aumento del fatturato Xiaomi registrato nel secondo trimestre 2018 è pari al 68,3 per cento grazie in particolare alle vendite dei suoi dispositivi smart e smartphone. Secondo le dichiarazioni dell’azienda le entrate provenienti dai mercati esteri sono inoltre più che raddoppiate rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Questa è la prima serie di risultati finanziari rilasciati da Xiaomi da quando ha raccolto 4,72 miliardi di dollari per la sua offerta pubblica iniziale avvenuta lo scorso giugno, che ha portato il valore dell’azienda a circa 54 miliardi, ma che aveva gettato alcuni dubbi sul reale valore dell’azienda, inizialmente stimato attorno ai 100 miliardi di dollari.
Le entrate per il trimestre conclusosi il 30 giugno scorso sono salite a 45,24 miliardi di yuan (6,58 miliardi di dollari) da 26,88 miliardi di yuan, come annunciato in una nota dal costruttore.
L’azienda ha registrato un utile netto di 14,63 miliardi di yuan nel periodo, rispetto a una perdita netta di 11,97 miliardi di yuan nello stesso periodo dello scorso anno. Il fatturato internazionale della società è stato di 16,4 miliardi di yuan nel trimestre, pari al 36,3 per cento delle entrate totali. Anche le vendite di dispositivi connessi a Internet, comprese le smart TV, sono cresciute rapidamente.
Lo scorso anno Xiaomi ha generato il 70 per cento delle sue entrate vendendo i suoi smartphone, popolari per la loro economicità; su questi prodotti però Xiaomi ha margini molto ridotti, pari all’8,8 per cento. Per fare un confronto, i margini su iPhone X o iPhone 8 di Apple sono circa il 60%, secondo gli analisti.
La società sta cercando di posizionarsi sul mercato con un’ecosistema più ampio e spera che le vendite dei suoi smartphone indirizzino a lungo termine i clienti verso altri prodotti del brand, per incrementare il business e le vendite.
Da pochissimo l’azienda ha presentato la nuova linea di smartphone POCO, con cui tenta ancora una volta di abbassare l’asticella del prezzo con prodotti di qualità elevata ad un prezzo super concorrenziale.