Gli Apple Store vanno a gonfie vele: era già emerso nei risultati Apple trimestrali, ed ora è ulteriormente confermato dalla multinazionale di servizi finanziari JP Morgan che ha esaminato il “Form 10-K”, un documento annuale che viene richiesto negli Stati Uniti dalla SEC, l’Autorità di Borsa statunitense, al fine di rendere pubblico l’andamento del business e lo stato patrimoniale di una società quotata in Borsa.
Da agosto cupertino ha accelerato il ritmo di riacquisto di azioni proprie, migliorando le prospettive degli investitori a lungo termine, effettuando il buy-back al momento opportuno. Dal report annuale inviato alla SEC è possibile ricavare altri dati interessanti sulle performance finanziarie di Apple, sue controllate e altri elementi tipicamente non indicati nella presentazione dei dati trimestrali.
JP Morgan fa notare che la strategia dei negozi al dettaglio «Sta spingendo grandemente gli acquisti diretti degli utenti», con gli Apple Store e il sito web ufficiale di Apple che rappresentano il 31% delle entrate complessive per l’anno fiscale. Si tratta di un miglioramento rispetto al 29% evidenziato nell’anno fiscale 2018 e al 28% del 2017.
Si ipotizza che i ricavi dalla distribuzione diretta siano cresciuti del 5% anno su anno arrivando a 81 miliardi di dollari l’anno, mentre i ricavi dalla distribuzione indiretta di altri distributori e fonti di vendita sono diminuiti con una percentuale simile, passando a 180 miliardi di dollari. I maggiori volumi di vendita dei punti vendita della Mela hanno probabilmente contributo ai nuovi ricavi con AppleCare che a sua volta ha contribuito alla crescita dei servizi in generale.
Apple ha previsto entrate per 8,1 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2019, in calo rispetto ai 8,8 miliardi del precedente anno. La Mela prevede che il 68% dei ricavi sospesi arriveranno nei prossimi 12 mesi, elemento che, secondo JP Morgan, implica almeno 5,5 miliardi di dollari da ricavi differiti per servizi nei risultati del 2020.
In questa voce di bilancio vengono in pratica conteggiati i costi degli abbonamenti di Apple TV+ offerti gratuitamente agli utenti che hanno acquistato un nuovo dispositivo Apple. Ancora, le stime relative alla vendita di hardware fanno riferimento a 280 milioni di unità per il 2019, con una media di 12 dollari per unità di riscontri passivi riconosciuti nei prossimi 12 mesi, per passare poi a 6 dollari per unità successivamente.
JP Morgan ha notato un picco nel riacquisto di azioni ad agosto, quando le azioni Apple erano scese a 193dollari. A luglio, invece, Apple ha ricomprato 24 milioni di azioni, accelerando il passo ad agosto con 35 milioni di azioni, per “rallentare” di nuovo a settembre con 27 milioni di azioni.
Gli ultimi risultati Apple trimestrali sono descritti in questo articolo. Per conoscere tutto sui nuovi iPhone 11 rimandiamo a questo approfondimento di Macitynet.