Presentato nelle scorse proprio al MANN di Napoli, Father and Son è il primo gioco mobile realizzato da un museo nazionale. Il trailer in calce sgombra il campo da qualsiasi dubbio: non si tratta di un’app pubblicitaria con poca sostanza; tutt’altro, sembra un’avventura emozionante, con un tratto stilistico di elevata caratura.
Father and Son è, così, il primo gioco interamente prodotto e distribuito da uno museo nazionale, nella specie il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, tra i più visitati al mondo, ricco di collezioni esclusive come quelle di Pompei ed Ercolano, oltre a quella Farnese e alla splendida collezione Egizia.
Al di là dei meriti e delle bellezze del museo, Father and Son è un’avventura grafica in 2D a scorrimento laterale, sviluppato in Unity, con disegni realizzati a mano da Sean Wenham. Il traler non lascia spazio a dubbi, e mostra tutta la personalità del prodotto, che risulta originale e ben confezionato. Anche il reparto musicale è curato nei minimi dettagli, con musiche originali composte da Arkadiusz Reikowski.
La particolarità di Father and Son è che tutti i contenuti del gioco sono stati ideati insieme al direttore del MANN, Paolo Giulierini, con l’ausilio del professore Ludovico Solima. Il titolo si propone lo scopo di creare un collegamento tra il mondo dei musei e quello dei videogiochi, ancora del tutto inesplorato; uno strumento ben fatto, insomma, per accrescere anche la propria visibilità.
Il giocatore vestirà i panni di Michael, che riceve una commovente lettera dal padre archeologo che mai ha conosciuto, e che inizia un viaggio proprio dal MANN, per scoprirne di più sulla vita del padre. Da qui partirà un’avventura tra le varie epoche, dall’antica Roma all’Egitto, passando per l’età Borbonica e arrivando fino alla Napoli di oggi. Un’avventura grafica bidimensionale che non ha molti simili in App Store e che per questo riuscirà certamente ad imporsi per qualità videoludica, oltre che per il significato artistico dell’app.
Il lancio del gioco è previsto a marzo in App Store e, certamente, torneremo in argomento per parlare del gioco.