Nel 2018, il volume di disinformazione online ha raggiunto il livello massimo in corrispondenza delle elezioni politiche del 4 marzo e della successiva formazione del nuovo governo. È quanto riferisce AGCOM (l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), spiegando che, in media, la disinformazione ha interessato l’8% dei contenuti informativi online prodotti mensilmente lo scorso anno e ha riguardato soprattutto argomenti di cronaca e politica (nel 53% dei casi) e notizie di carattere scientifico (18% dei contenuti di disinformazione).
“Sia nel periodo elettorale che nei mesi successivi del 2018, le vicende politiche e di governo, la cronaca nera, le teorie pseudoscientifiche e la salute sono state tra le principali tematiche oggetto di disinformazione”. È quanto rileva il primo numero dell’Osservatorio sulla disinformazione online (PDF) pubblicato oggi dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
L’iniziativa, che si inserisce tra le attività promosse da Agcom per l’individuazione e il contrasto dei fenomeni di disinformazione frutto di strategie mirate, avvia la sperimentazione di un sistema di monitoraggio in concomitanza del periodo che precede le prossime elezioni europee. Secondo l’analisi, già nel secondo semestre del 2018 si è registrato un incremento dell’attenzione riservata dai siti di disinformazione alla prossima campagna elettorale.
L’Osservatorio presenta i risultati delle elaborazioni svolte a partire da un database di milioni di documenti generati da fonti di informazione e disinformazione, seguendo l’impostazione metodologica già adottata per la redazione del recente Rapporto di Agcom “News vs. fake nel sistema dell’informazione”. Obiettivo dell’Osservatorio, incentrato sull’analisi statica e dinamica della produzione di disinformazione online, è fornire agli stakeholder indicazioni sull’insorgenza e diffusione di contenuti fake rispetto a specifici argomenti, dunque sulle principali tematiche oggetto di disinformazione.
In particolare, il primo numero esamina gli scenari nazionali che hanno caratterizzato il sistema della disinformazione online nell’anno 2018. Nei numeri successivi sarà invece proposto un aggiornamento su base mensile.
Tra i temi di rilevanza europea individuati da Eurobarometro, criminalità, immigrazione e disoccupazione sono stati ampiamente i più trattati dai siti disinformazione nell’ultimo anno. Immigrazione e terrorismo hanno segnato la maggiore presenza di disinformazione sul totale dei contenuti online prodotti sui singoli argomenti, riportando quote rispettivamente pari al 15% e all’11%.
Pochi giorni addietro Tim Cook, l’amministratore delegato di Apple, è stato invitato in Canada per parlare di Fake News. Invitato anche Mark Zuckerberg, contro il quale si punta il dito nella relazione finale sulla disinformazione del Parlamento britannico.