Facebook ha annunciato che utilizzerà il concetto di Rapid Deployment Data Center (RDDC) nato dall’iniziativa Open Compute Project (OCP) per nuovi edifici che sta costruendo a Luleå (Svezia) destinati ad ospitare data center. La nuova architettura server rack disaggregata consente l’upgrade indipendente dei sottosistemi di elaborazione, rete e storage, ed è destinata a definire il futuro dei mega data center nei prossimi anni.
L’architettura server in questione è nata in collaborazione con Intel e include tecnologie Silicon Photonics da 100 Gbps capaci di ridurre il numero di cavi, ampliare la larghezza di banda, estendere la portata e ottimizzare l’efficienza energetica rispetto alle interconnessioni in rame.
Le aziende con data center di grandi dimensioni possono ridurre sensibilmente i costi grazie alla disaggregazione o alla separazione delle risorse di elaborazione e storage all’interno dei rack. La disaggregazione di questi ultimi si riferisce alla separazione in moduli distinti delle risorse attualmente in esso disponibili, tra cui sistemi di elaborazione, storage, networking e distribuzione dell’alimentazione. Solitamente a ogni server all’interno di un rack è associato un gruppo specifico di risorse. Se disaggregate, le diverse tipologie di risorse possono essere raggruppate e distribuite nell’intero rack, con notevoli vantaggi in termini di possibilità di aggiornamento, flessibilità e affidabilità, riducendone al contempo i costi.
Separando uno dall’altro i componenti critici, ciascuna risorsa del computer può essere aggiornata secondo la propria scadenza, senza la necessità di abbinarla ad altre. In questo modo ognuna di esse può avere un ciclo di vita di durata superiore e i responsabili IT possono sostituirne solo una specifica invece dell’intero sistema. Questa maggiore facilità di manutenzione e flessibilità favorisce una riduzione dei costi per gli investimenti nell’infrastruttura, oltre a livelli più elevati di resilienza. È inoltre possibile migliorare l’efficienza termica grazie a una collocazione ottimale dei componenti all’interno del rack.