Facebook ha presentato un nuovo sistema attraverso il quale spera sia possibile ridurre il fenomeno del “revenge porn” ovvero la diffusione sul social network di immagini o video intimi allo scopo di screditare il proprio (spesso ex) partner.
In un post sul blog, l’azienda ha detto che inizierà a utilizzare un sistema di riconoscimento fotografico per evitare che le immagini non appropriate postate senza il permesso possano essere ricondivise su Facebook, Messenger, o Instagram.
Quando un’immagine viene segnalata e rimossa da Facebook, questa verrà contrassegnata dal sistema, e colui che la condivide verrà avvisato. Inoltre gli account che condividono video o foto senza permesso potrebbero essere disabilitati da Facebook.
“Se qualcuno cerca di distribuire ad altri l’immagine dopo che è stato segnalata e rimossa, lo avvertiremo che ciò vìola le nostre norme e che abbiamo bloccato il tentativo di inviarla a terzi”, dice la società nel post. Facebook scrive che per realizzare il sistema ha collaborato con le organizzazioni per la sicurezza online
Fino ad oggi Facebook ha offerto diversi modi per contrastare questo fenomeno, ma con scarso successo, soprattutto fra i gruppi privati, dove immagini inappropriate hanno continuato a circolare quasi liberamente, dando spesso severi e qualche volta persino mortali problemi. Non si contano gli episodi di persone che hanno denunciato la diffusione di video realizzati in privato che dai social sono finiti su siti porno, magari passando per gruppi Whatsapp, e in alcuni casi questi video sono stati la fonte per gesti tragici, come suicidi per vergogna. Ma questa volta l’azienda di Zuckerberg però sembra essere ottimista: “Speriamo di poter mettere alla prov questi strumenti e collaborare con altre aziende per esplorare il modo in cui potrebbero essere utilizzati in tutto il settore,” afferma l’azienda.