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Building 8, la divisione di Facebook guidata dall’ex DARPA Regina Dugan dove si coltivano progetti riservati, sta cercando di sviluppare uno smartphone “componibile”, almeno secondo quanto riportato da Business Insider.
La società ha presentato un brevetto, pubblicato oggi, che illustra un “dispositivo modulare elettromeccanico” che risolverebbe la questione dell’elettronica tradizionale, “costosa e causa di sprechi”, che i consumatori acquistano e di cui si liberano una volta divenuta inevitabilmente obsoleta in un paio di anni. Il brevetto pare descrivere un sistema creato da vari elementi ciascun dei quali può essere rimpiazzato quando diventa vecchio. Questo permetterebbe di non buttare l’intero oggetto, ma di continuamente rinnovarlo
Non è chiaro in che misura Facebook stia lavorando su un progetto hardware concreto che possa un giorno vedere la luce, ma esistono alcuni indizi che indicano l’interesse crescente di Building 8 per i dispositivi modulari.
Innanzitutto Dugan, capo del gruppo, ha un passato negli smartphone modulari: precedentemente era responsabile del gruppo avanzato di tecnologia e progetti (ATAP) di Google, che ha sviluppato Project Ara, che era appunto in telefono costituito da differenti elementi separabili, prodotto giunto in fase di test prima che Google abbandonasse il progetto. Business Insider riferisce che un certo numero di membri del team di Project Ara ora lavorano per Building 8 su Facebook.
All’inizio dell’anno, Dugan si è unita a Facebook per guidare Building 8, dove sta seguendo un certo numero di altri progetti hardware ambiziosi, fra cui interfacce computer-cervello che consentono alle persone di digitare con i loro pensieri e persino ascoltare attraverso la pelle. Il direttore della divisione prodotto, Bernard Richardson, è stato precedentemente impegnato sull’altoparlante di Echo di Amazon, dando a Building 8 alcune competenze hardware di alto livello.
Fino ad oggi i tentativi di introdurre la modularità nel mercato smartphone hanno avuto poco successo: oltre al fallimento di Project Ara, anche LG ha ottenuto poco successo con il suo G5, smartphone con alcune caratteristiche modulari, abbandonato dopo poco tempo; per ora solo Lenovo / Motorola persiste nel tentativo, anch’essa con pochi favori commerciali.