La nuova frontiera dell’intelligenza artificiale è comprendere le emozioni umane. L’insospettabile connessione tra computer ed emozioni è indicata da Yann LeCun, nome che forse non dirà molto agli appassionati di tecnologia e gadget digitali, ma che da anni è considerato uno dei massimi esperti al mondo di intelligenza artificiale. Dopo aver lavorato per anni in AT&T sul riconoscimento della scrittura, realizzando i primi sistemi impiegati nelle banche per il riconoscimento delle firme sugli assegni, LeCun è insegnante alla New York University per un giorno alla settimana, per i restanti è il responsabile AI Research di Facebook.
LeCun non ha problemi nel definire limitati gli assistenti vocali di ultima generazione più diffusi sul mercato, a partire da Siri di Apple, includendo Google Now e anche Cortana di Microsoft. Riferendosi a questi lo scienziato dichiara, riportato dal Wall Street Journal, che “Possono parlare e dialogare solo di determinate cose” rincarando la dose “La loro conoscenza di base è piuttosto limitata, e la loro abilità di dialogare è limitata”. Facebook non possiede, almeno per ora, un assistente vocale ma LeCun indica quello che in un futuro non molto remoto potrebbe essere l’approccio del più grande social network all’intelligenza artificiale: “Stiamo gettando le basi per dare buon senso alle macchine” in altre parole per rendere i computer in grado di rilevare e comprendere sentimenti ed emozioni grazie all’esame di fotografie e filmati.
L’esperto porta l’esempio di una alzata di sopracciglia che può avere significati molto diversi a seconda del contesto: il computer può apprendere ciascuno di questi significati esaminando grandi quantità di foto e video, rilevando il comportamento delle persone prima e dopo questo gesto. Attualmente gli algoritmi di intelligenza artificiale in Facebook sono impiegati per esaminare i tag di foto e immagini, per prevedere quali saranno gli argomenti più gettonati.