Il numero di telefono usato dagli utenti di Facebook per attivare il sistema di sicurezza a due fattori viene condiviso con le aziende pubblicitarie per scopi di marketing. Non è un’accusa ma ammissione stessa dell’azienda, che in maniera implicita ammetterebbe perciò anche di usare impropriamente i dati degli utenti.
Secondo quanto riferito da un portavoce a TechCrunch, Facebook «Utilizza le informazioni fornite dagli utenti per offrire un’esperienza migliore e più personalizzata su Facebook, compresi gli annunci. Siamo chiari su come utilizziamo le informazioni che raccogliamo, incluse le informazioni di contatto che le persone caricano o aggiungono ai propri account».
Peccato però che nel caso in questione gli utenti non regalano il proprio numero di cellulare per puro piacere, ma lo inseriscono nell’apposito pannello unicamente per attivare un servizio atto a proteggere l’account da accessi indesiderati, sfruttando cioè un secondo passaggio – quello del numero di cellulare – per accedere all’account inserendo il codice univoco che il sistema invia tramite SMS ad ogni nuovo accesso.
Insomma pare proprio che il social network non impari dai propri errori. Dopo il clamore generato dal caso di Cambridge Analytica, con il quale si accusava Facebook di aver condiviso con l’azienda britannica – arruolata tra gli altri da Trump – i dati di 50 milioni di utenti con il fine di mostrare pubblicità elettorali mirate, soltanto pochi giorni fa Alex Stamos, ex capo della sicurezza di Facebook, si è dovuto scusare con i clienti interessati da un accesso non autorizzato degli inserzionisti alle informazioni degli account, «Un bug» avrebbe spiegato «Che ha portato alcuni utenti a ricevere messaggi di spam al numero di cellulare fornito attraverso il sistema di autenticazione a due fattori».
Nessun errore quindi, ma per fortuna il portavoce di cui sopra ha ricordato anche che «E’ possibile gestire ed eliminare le informazioni di contatto caricate in precedenza in qualsiasi momento». A questo punto però, a fronte di un’etica che il social network sembrerebbe non avere, diventa difficile biasimare chi adotterà soluzioni più drastiche (nel caso, potete seguire la nostra guida).